Svizzera: la legalizzazione sperimentale arriverà anche in Ticino?
È una possibilità al vaglio nel Paese dopo che nella Svizzera tedesca e francese sono state attivate sperimentazioni in diverse città
Il progetto pilota per la legalizzazione della cannabis in Svizzera potrebbe arrivare anche in Ticino, dopo che diverse sperimentazioni sono state attivate in città della Svizzera francese e tedesca.
Era infatti il 2017 quando l’allora deputato Carlo Lepori depositò una mozione chiedendo la creazione di un gruppo di lavoro «che coinvolga rappresentanti esperti di tutti i pilastri della politica delle droghe e delle varie forze politiche», con l’obiettivo di avviare un progetto pilota di regolamentazione della cannabis.
Attualmente sarebbero a favore il Partito Socialista e i Verdi, mentre Centro, UDC, Lega e il Partito dei Liberali Radicali sarebbero contrari.
«La nostra posizione – spiega il deputato del PS Danilo Forini – non deve essere intesa come una liberalizzazione incondizionata, anche perché è materia di competenza federale. Piuttosto, sosteniamo la necessità che anche nel nostro cantone si possa testare il consumo controllato di cannabis attraverso una sperimentazione circoscritta, alla stregua di quanto sta già avvenendo in altri cantoni». Un modo, insomma, «per controllare meglio il fenomeno. Per non farci trovare impreparati quando arriveranno le probabili aperture a livello federale».

SVIZZERA: LA LEGALIZZAZIONE SPERIMENTALE È GIÀ IN CORSO
Nel reato della Svizzera è in atto una legalizzazione sperimentale in diverse città, che vendono cannabis biologica prodotta nel Paese a una platea di maggiorenni selezionati, tramite farmacie o dispensari creati ad hoc. L’obiettivo, si legge sul sito dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), «è di acquisire maggiori conoscenze sui vantaggi e gli svantaggi di una dispensazione controllata della canapa e ottenere una comprovata base scientifica per eventuali decisioni in materia di regolamentazione del consumo della canapa».
Attualmente sono sette le sperimentazioni in corso – tutte oltre San Gottardo -, disciplinate da regole molto rigorose. Per esempio, hanno una durata di cinque anni, prorogabile per altri due. La partecipazione a ciascuno studio può essere al massimo di 5mila persone, tutte maggiorenni e che fanno già uso di canapa. La cannabis venduta deve essere coltivata in Svizzera, la quantità acquistabile è limitata ed è vietato il consumo nei luoghi pubblici.
Per quanto riguarda invece i progetti in corso, a dicembre è stata pubblicata una prima analisi dei risultati provvisori. «Fino a giugno 2024 – si legge nel documento – sono state incluse circa 7 mila persone nelle sperimentazioni. Ciò che corrisponde a poco più del 3% della popolazione che ha dichiarato di aver consumato cannabis nel corso dell’ultimo mese, secondo le cifre del 2022 dell’Ufficio di statistica».
Secondo l’analisi, i partecipanti ai progetti pilota hanno un livello di formazione più elevato rispetto alla media della popolazione (il 46% è laureato), sono per la maggior parte uomini (80,7%) e con un’età media di 36 anni.