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Supermercati senza imballaggi: la forza è la qualità del prodotto

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Gli imballaggi dei prodotti, di quelli alimentari in particolare, costituiscono all’incirca il 35-40% del peso e il 55-60% del volume della spazzatura che si produce ogni anno in Italia. Questa cifra dovrebbe metterci in guardia e farci paura, soprattutto perché va di pari passo con le cifre relative agli sprechi di cibo. Gli sprechi e le perdite di alimenti si verificano in tutto il Mondo nelle fasi che intercorrono tra la produzione, la distribuzione e il consumo. Nella zona dell’Africa subsahariana e del sudest asiatico, nell’America latina e nell’Africa del nord, circa il 40% dei prodotti viene perso nelle fasi di produzione e distribuzione, diversamente dal Nord America, dall’Europa e dall’Asia industrializzata, dove lo spreco ammonta al 40% nelle fasi di distribuzione e consumo.

Questi dati fanno pensare che nei paesi Europei e nei cosiddetti “paesi sviluppati”, il cibo si spreca una volta distribuito negli scaffali dei supermercati e nelle case dei consumatori. Prendendo in considerazione tutti questi aspetti, fortunatamente, sempre più persone si rendono conto di questa situazione cercando di produrre meno rifiuti possibili e abbracciando uno stile di vita più attento e consapevole.

È sulla base di queste tendenze che si sviluppano sempre più, in tutta Europa, i supermercati senza imballaggi. Sono negozi dove è possibile fare la spesa acquistando i prodotti senza contenitori e senza utilizzare sacchetti di plastica: dagli alimentari ai prodotti per l’igiene della casa e per la bellezza personale. Si va dalla pasta alla birra, dall’olio ai pannolini, dal detersivo al riso. Un modo diverso di acquistare i prodotti d’uso più comune, come si faceva qualche decina d’anni fa, quando si scendeva al negozio del quartiere e si comprava “a peso”. La giusta quantità (meno spreco) con meno imballaggi (meno rifiuti).

L’Italia, per una volta, non è da meno e le esperienze di negozi senza imballaggi si moltiplicano in tutta la penisola da dieci anni a questa parte. Le tipologie sono differenti: da catene di supermercati con molti punti vendita in Italia, a negozi sparsi e indipendenti che rispettano la filosofia del km/0 e del cibo locale.

In linea generale, i cereali e la pasta, i legumi ecc. sono conservati in dispenser simili a quelli che si trovano nelle sale degli hotel, il consumatore si reca al negozio munito di contenitori (sempre gli stessi, riutilizzabili) e acquista i prodotti nelle dosi desiderate. In tal modo il prezzo della spesa corrisponderà esattamente ai prodotti acquistati e che verranno consumati, con un impatto e uno spreco minimo.
Per quanto riguarda i prezzi, tendono ad essere più bassi ma non in maniera generale, infatti c’è un risparmio notevole su quei prodotti (come ad esempio le spezie) dove l’imballaggio influisce molto sul prezzo finale, mentre il risparmio sarà minore su quei prodotti dove già all’origine il packaging incide meno sul prezzo finale del prodotto.

Oltre al vantaggio diretto della riduzione dello spreco, questa tendenza e questo modo di fare acquista rivelano un altro aspetto molto importante da prendere in considerazione, ovvero la qualità dei prodotti. Lo sviluppo economico e la globalizzazione hanno portato all’egemonia delle marche e alla dipendenza patologica dalle stesse. Per troppo tempo si è pensato che un prodotto di marca conosciuta fosse sinonimo di qualità. Ma la realtà è diversa e molti studi e ricerche dimostrano quanto siano nocivi e pericolosi i prodotti venduti nei nostri supermercati, impacchettati e pubblicizzati a regola d’arte.

Coloro che appoggiano e condividono l’idea dei supermercati e dei negozi senza imballaggi dimostrano di essere molto più interessati al prodotto stesso e alla tracciabilità delle sue origini, piuttosto che alla marca. 
Il logo diventa superfluo e tutta l’attenzione si sposta sulla qualità del contenuto, è necessario adattarsi ai prodotti regionali e stagionali ma con la sicurezza di approfittare a pieno dei sapori della propria terra.
Informatevi su qual è il negozio senza imballaggi più vicino a voi, e cominciate subito a mangiare genuino e senza sprechi.



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