Supermarijuana 400% più forte? No, è solo l’ennesima bufala
Continua la campagna di disinformazione e terrorismo psicologico da parte dei mass media italiani contro la cannabis. Dopo le notizie diffuse recentemente da tutti i quotidiani nazionali, da noi già ampiamente sbugiardate nel 2014, riguardanti l’Amnesia e la cannabis tagliata con l’eroina, oggi ANSA e TgCom diffondono un’altra bufala che ha del ridicolo.
La “supermarijuana” conterebbe il 16% di THC e secondo loro questa percentuale corrisponderebbe al 400% in più di quella “normale”. In realtà il 16% di THC corrisponde a una cannabis con un valore medio di principio attivo: nei coffee-shop di Amsterdam, per capirci, si vendono varietà che vanno dal 10 al 24% di THC.
Inoltre tutte le seedbank del mondo vendono semi dai quali si possono ottenere piante di cannabis che superano il 20% di THC.
Il 400% in più del 16% equivale al 4% ovvero una cannabis con un effetto psicotropo quasi impercettibile e di certo non commercializzata in quanto non vendibile.
Le varietà con alti valori di THC inoltre vengono spesse utilizzate per uso medico grazie alla loro capacità di trattare una gamma di malattie più larga e con effetti sicuramente più efficaci e mirati.
La pubblicazione di questi articoli non fa che accrescere la disinformazione sul tema e la concomitanza con la recente proposta di legge per la legalizzazione della cannabis sembra tutto tranne che una coincidenza. Basti leggere i primi commenti apparsi sotto la notizia sui vari siti dei quotidiani:
Da parte nostra continueremo a contrastare questa piaga e a fare contro-informazione.