Sulla galera e sulla morte non si scherza
“Illegittimità costituzionale per violazione dell’articolo 77, secondo comma della Costituzione”. E’ così che viene cancellata la norma con cui si erano parificate “ai fini sanzionatori” droghe pesanti e droghe leggere”. La Fini- Giovanardi ha fallito! A deciderlo è stata la Corte Costituzionale.
E fin qui ci siamo, ma adesso che è cambiata la legge ed è finito l’inganno, mi domando e chiedo: chi restituirà tempo, vita, denaro e dignità a tutti quelli che hanno messo illegittimamente in galera? Perché Giovanardi non deve pagare per le infamità che ha voluto e permesso, facendo finire in galera anche persone che si sono ammazzate per colpa sua? Come il famigerato Poggiolini (ex ministro della sanità arricchitosi illegittimamente e a dismisura dando ai malati terminali farmaci sui quali prendeva “la stecca”) continuerà a percepire un vitalizio ricchissimo dopo aver rovinato molte persone? Perché non gli viene sottratta la pensione e con questi soldi vengono pagati gli indennizzi che sarebbero comunque insufficienti per il danno subito? Perché, per i danni che ha fatt,o Equitalia non gli sequestra tutto quello che ha e tutto quello che avrà, così come fa con la gente normale? Ma è mai possibile che questa gente incompetente ignorante e maligna debba sempre farla franca ed aver garantito un’esistenza più che agiata dopo aver fatto ciò che ha fatto, in nome di campagne autoreferenziate sul proibizionismo?
E Fini? Ce lo siamo già dimenticato? Scusate Fratelli, ma io non ci sto più dentro, il tempo del cabaret è finito e non mi accontento più delle briciole che mollano solo quando sono costretti a farlo, voglio che comincino a pagare per i danni che hanno fatto! Sarà mai possibile? Io credo che, come nel Gattopardo, tutto debba cambiare perché niente cambi ed in questi giorni stiamo assistendo all’ennesima replica di un triste spettacolo di cui solo noi, come sempre, pagheremo il biglietto, a beneficio di altri omuncoli senza onore che continueranno ad ingrassare le proprie famiglie ed a crescere un’altra generazione di inetti e servitori.
Un abbraccio!