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Sulla cannabis terapeutica la presa in giro è continua

Il punto della situazione sulla dispensazione e sulla carenza di cannabis in Italia, con le previsioni che, anche per il 2022, non fanno ben sperare

Foto di due mani con dei guanti in lattice indossati e una manciata di cannabis terapeutica

Ed eccoci al periodo peggiore dell’anno: dicembre. Peggiore perché da anni a questa parte, data la carenza di cannabis, le importazioni si fermano causa esaurimento quote e festività.

E ovviamente, questo è l’anno peggiore di sempre. Con tante prese in giro, vediamo quali e perché.

I bandi di importazione e coltivazioni in Italia

Non pervenuti. Chiariamoci: si è parlato di bandi per autorizzare la coltivazione in Italia, ma quelli sono un qualcosa che SE vedrà la luce richiederà ANNI prima che le farmacie possano vedere i fiori di queste coltivazioni private.

Nel frattempo, se non si fossero voluti prendere in giro i pazienti e lasciarli senza terapia, essendo scaduto a luglio 2021 il bando di importazione della cannabis canadese, ci si sarebbe potuti organizzare per farne uscire un altro il mese successivo o (essendo agosto mese feriale) a settembre. Nulla.

Le quote del bando di importazione

La carenza nel 2021, su un totale di 1200 kg effettivamente disponibili (stima) e il fabbisogno di 3mila kg stimati dall’INCB, è ormai nota e stranota: ne hanno parlato TG, report giornalistici, associazioni, articoli di giornale e si è addirittura istituto un “tavolo tecnico” ministeriale sull’argomento.

Visto che con il 1° bando si erano importati 100kg/anno e col secondo 200kg/anno sapete qual è la mirabolante quantità di cui si parla per il prossimo? 350 kg/anno, BEN 150kg/anno in più. Se non è una presa in giro questa…

Le quote del Farmaceutico Militare di Firenze per il 2022

Negli ultimi 3 anni lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze è stato autorizzato dal Ministero della Salute “Valutato il fabbisogno nazionale” a produrre (dati ufficiali):

  • 350 kg nel 2019 e ne ha prodotti 123 kg
  • 500 kg nel 2020 e ne ha prodotti 37 kg (!)
  • 500 kg nel 2021 e non sappiamo ancora quanti ne ha prodotti, stime non ufficiali ottimistiche parlano di 150kg

Bene, dov’è la presa in giro? Che per il 2022, l’anno successivo al peggiore di sempre, ne sono stati autorizzati 400 kg, 100 in meno!
Certo, si può argomentare che comunque la produzione annuale non c’è mai andata vicino, che 100 kg potrebbero essere stati per test interni, ecc… Ma al di là di tutto, c’era bisogno di RIDURRE i quantitativi autorizzati?

Fine anno/nuovo anno

Sapendo come funzionano le tempistiche e le festività, tutto quanto descritto sopra è ben noto agli addetti al lavoro, tecnocrati compresi.

Incluso il fatto che fino a febbraio 2022 non arriverà cannabis nelle farmacie, ergo quella che (non) c’è oggi è quella che dovrà bastare fino a febbraio 2022.

Per questo, come è successo a fine 2020/inizio 2021, decine di migliaia di pazienti si troveranno senza terapia.

E, qui lo dico e non lo nego, le previsioni per il 2022 anche se le cose dovessero andare nel migliore dei modi possibili, sono peggiori dell’anno precedente.



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