Street Digital Art: lasertag, ipad e proiettore alla mano
È giunto il momento di smetterla di lamentarsi del fatto che gli street artist sporcano le città e imbrattano irreparabilmente edifici e monumenti con le loro installazioni, perché non è vero.
Almeno, non è più vero per Jerrem Lynch, Ygor Marotta e Ceci Soloaga o per l’artista parigino Julien Nonnon e per tutti coloro che fanno parte della corrente dei proiezionisti evolutivi della “Digital Street Art”.
Parliamo di opere che per essere realizzate necessitano di artisti che hanno già una grande padronanza nel dipingere i muri, a cui va aggiunta la conoscenza degli strumenti di illustrazione digitale, ma soprattutto è necessario che siano dotati di un proiettore portatile, di un iPad e di un trolley con delle batterie molto potenti.
Le proiezioni offrono la possibilità di abbattere le barriere e i limiti imposti dal raggiungimento degli spot più impervi e inarrivabili su cui disegnare, oltre a permettere di impiegare le luci digitalmente ottenute per accrescere la forza del colore e con esso la sensazione di grandiosità nello spettatore.
Con la scomparsa dei limiti, tutto è possibile: le opere spaziano quindi dai progetti collaborativi su larga scala su facciate di edifici alle Lasertag Graffiti, per giungere all’Urban Safari di Nonnon, il quale ha realizzato per le strade di Orlando proiezioni di animali vestiti eleganti capaci di suscitare emozione e trasporto.
La “Digital Street Art” rappresenta un’evoluzione tecnica che lascia grande spazio alla fantasia dell’artista e pone solo e soltanto un limite: la luce del giorno, l’unica capace di affievolire l’effetto delle proiezioni.