Stop al codice della strada: 100mila firme in due giorni

L’appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere di modificare il Codice della strada ha superato le 100mila firme in due giorni.

Un segnale forte, che conferma l’assurdità di una legge che discrimina innanzitutto i pazienti che assumono cannabis medica, che devono scegliere se continuare a guidare o se continuare a seguire il proprio piano terapeutico, e poi i consumatori di cannabis più in generale, che nel nostro Paese sono stimati in 6 milioni di persone.

L’appello è stato lanciato da Meglio Legale e ha visto l’adesione di tante realtà antiproibizioniste e non, con un elenco in continuo aggiornamento che comprende: Meglio Legale, Associazione Luca Coscioni, Forum Droghe, Canapa Sativa Italia, Nessuno Tocchi Caino, Comitato Negozianti Italiani Canapa (NIC), Associazione Tutela Pazienti Cannabis Medica APS, ETS Associazione Pazienti Cannabis Medica, Dolce Vita, Soft Secrets, CNCA, Comitato Fibromialgici Uniti, Associazione Vulvodinia e Neuropatia del Pudendo, Associazione Italiana Neuropatia Piccole Fibre, Associazione Italiana Neuropatia del Pudendo, Comitato pazienti cannabis medica, Canapa Caffè, Seminiamo principi, A Buon diritto, Sardinia cannabis, Carlo Therapy Aps, Cannabis Medical Center e Ornella Muti Hemp Club.

La richiesta al Presidente della Repubblica è quella di un intervento che:

1. Introduca deroghe per chi ha una prescrizione medica regolare per sostanze oggetto di test antidroga (cannabis, oppiacei, benzodiazepine, etc);

2. Ripristini il principio della guida in stato di alterazione, discriminando così le condotte di chi mette a rischio la propria e altrui incolumità e di chi invece pur consumando sostanze psicoattivi non mette in atto comportamenti pericolosi.

3. Stabilisca livelli di rilevabilità certi e strumenti uniformi per garantire la certezza del diritto, come avviene in altri Paesi europei e come già avviene in Italia per l’alcol.

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