Stonehenge Solstice
Come ogni anno, oltre 20mila persone si sono radunate a Stonehenge per salutare l’arrivo del solstizio d’estate. Come riporta il quotidiano britannico The Independent, il record di partecipazione risale all’anno scorso, con oltre 36mila partecipanti: si tratta di hippies, adoratori del sole, druidi e semplici curiosi, attratti dal sito archeologico più famoso d’Inghilterra, il cui utilizzo originale rimane ancora un mistero ma che era certamente legato anche alle osservazioni astronomiche.
Secondo uno studio della Sheffield University Stonehenge sarebbe tuttavia stata utilizzata come necropoli per oltre 500 anni, un periodo molto più lungo di quanto si pensasse: le ossa più antiche ritrovate nel sito risalgono infatti a un periodo compreso fra il 3.030 a.C e il 2.340 a.C, mentre i primi megaliti vennero eretti solo nel 2.500 a.C. Secondo l’archeologo Parker Pearson ciò proverebbe che Stonehenge era una “città dei morti”, collegata attraverso il fiume Avon a una struttura simile ma costruita in legno, Woodhenge, situata a circa quattro chilometri di distanza e che sarebbe invece stata la “città dei vivi”.