Spiritualità critica: in un libro tutte le le contraddizioni degli ambienti olistici
Ognuno nella propria vita si pone delle domande. Dopo tutto, sarebbe strano e preoccupante il contrario. La ricerca fa parte dell’essere umano. Tra le tante questioni, a molti è capitato, in diverse fasi della vita, di interrogarsi sul proprio background religioso-socio-culturale. Così facendo, riflettendo e mettendo in dubbio quanto dato per assodato dal contesto in cui nasciamo e cresciamo, si sono imbattuti in culture e filosofie molto distanti dal Paese e dalla realtà che avevano sperimentato fino al quel momento.
Questa esplorazione li ha portati a cercare esperienze diametralmente opposte a quelle della personale educazione. Altrettanto spesso, questi nuovi esperimenti hanno deluso, turbato e messo in evidenza i difetti di talune pratiche.
Ecco perché è interessante leggere Spiritualità Critica – Paradossi e contraddizioni del ricercatore olistico, edito da Spazio Interiore. Il collettivo NOEGO che lo ha scritto è formato da ricercatori, sia affermati che sconosciuti al grande pubblico, e ha scelto di rimanere anonimo perché, come si legge in quarta di copertina, non ha lo scopo di “vendere” o fare pubblicità a se stessi, bensì quello di far circolare idee e proposte in grado di diffondere una maggiore consapevolezza.
In questo volume, attraverso la metafora del teatro e del palcoscenico, si ragiona sulle metodologie, figure e tecniche figlie del movimento new age. Un racconto fatto di esperienze all’interno di diversi ambienti, più o meno spirituali, non privo di contraddizioni. Dubbi leciti e interrogativi necessari volti a far riflettere il lettore, invitandolo a pensare in maniera critica e a non accettare passivamente qualsiasi slogan spacciato per verità.
La ricerca spirituale è un argomento serio e profondo, che può avere risvolti positivi o negativi sulla propria personalità. Qui il fine non è quello di contestare le autorità religiose o spirituali, né sminuire determinati ambienti olistici. Il fine di questo libro è di ricordarci come sia possibile incappare in un modus operandi che, invece di liberarci da determinati schemi di pensieri, rischia di ingabbiarci e annichilirci. Perché la ricerca spirituale va di pari passo a quella critica, scevra da qualsivoglia alone di intoccabilità o infallibilità tipica di alcune religioni occidentali.
Qualsiasi percorso si decida di intraprende nella propria personale ricerca, va affrontato con spirito critico, fuggendo l’idea che la strada per la conoscenza sia unica, tutt’altro. Come ricordano gli autori: “Ogni esperienza è vitale (…), ogni esperienza, anche quelle che noi etichettiamo come sbagliate o insignificanti. E ciò libera dall’ansia, dalla pressione. Non esiste la strada giusta, o le strade migliori, quelle belle, quelle che conducono all’illuminazione. Non esiste nemmeno l’illuminazione. Ogni modalità d’essere che sceglieremo e che scegliamo va bene.”
a cura di Fahbro aka Fabrizio Fiorilli
amante di musica, spiritualità e basket. Vegetariano e No Global convinto