Spagna, Cannabis social club sotto attacco: gestori in carcere per “delitto contro la salute pubblica”
«La magistratura ha ordinato la chiusura temporanea del blog e di ogni attività dell’associazione. Ci vediamo presto, in un altro giorno». Questo lo scarno comunicato che appare aprendo il sito del Pannagh, il primo Cannabis social club di Bilbao, chiuso dopo la sentenza della Suprema Corte Spagnola (equivalente alla nostra Corte di Cassazione) che condannato il suo presidente, Martin Barriuso, ed altri 3 membri del club a un anno e otto mesi di carcere e a una multa di 500mila euro per «delitto contro la salute pubblica».
UNA CONDANNA A SORPRESA. Questa sentenza contraddice i numerosi pareri favorevoli espressi da diverse altre istituzioni pubbliche negli ultimi 15 anni, non ultima la sentenza del Tribunale di Bilbao che nel marzo 2015 assolveva nuovamente i soci dell’associazione dalle accuse di delitto contro la salute pubblica, organizzazione criminale dedita al traffico di droga e associazione abusiva. Oltretutto, come sottolineato in un articolo pubblicato su Fuoriluogo, già la Corte Provinciale di Biscaglia nel 2006 (Sentenza n. 218/06) e di Alava nel 2012 (Sentenza n. 377/12) avevano preso atto della legittimità di Pannagh che ha sempre agito alla luce del sole nel rispetto dei propri scopi sociali; in ambedue i casi le assoluzioni avevano anche comportato la restituzione della cannabis che era stata sequestrata.
UNA SENTENZA POLITICA PER FERMARE I CSC. Già la Corte Provinciale di Biscaglia nel 2006 (Sentenza n. 218/06) e di Alava nel 2012 (Sentenza n. 377/12) avevano preso atto della legittimità di Pannagh, non rilevando profili di illegalità nella sua azione. Giudizi ribaltati dalla Suprema Corte.
Il comunicato stampa diffuso dal Pannagh denuncia: «si tratta chiaramente di una sentenza politica, che mira soffocare con la paura e la repressione la base di un movimento sociale pacifico e democratico che difende le legittime aspirazioni condivise dalla maggioranza della società nello spagnola». Il comunicato annuncia anche di agire in ogni sede, fino alla Corte Costituzionale e al Tribunale dei diritti umani di Strasburgo per ottenere giustizia.
LA STORIA DEL CSC PANNAGH. Il Cannabis social club Pannagh di Bilbao, è stato un vero apripista nella storia dei club spagnoli, fondato nel 2003 allo scopo di garantire ai propri soci la fornitura di cannabis di buona qualità a prezzi ragionevoli e soprattutto fuori dal mercato illegale. Nel panorama spagnolo, tra l’altro, il Pannagh si era sempre distinto per difendere lo spirito puro e non-profit delle associazioni della cannabis, contro quei club che miravano in realtà al profitto, che Martin Barriuso aveva sprezzantemente definito “Cannabis commercial club”, in un’intervista, il Pannagh ha sempre rivendicato la sua attività come «alla luce del sole, senza scopo di lucro, democratica, contraria a qualsiasi forma di promozione e dedicata a promuovere un consumo consapevole fra i propri soci».