Sida Cordifolia: ayurvedica da s-ballo
Sempre più spesso, le diversità ideologiche e sociali tra Oriente ed Occidente tracciano un solco invalicabile negli usi e costumi di popolazioni così lontane e, allo stesso tempo, così vicine. Merita una riflessione obiettiva il differente utilizzo delle erbe medicinali nelle varie culture. Infatti, molte piante sono utilizzate con scopi diversi in base al contesto socio- culturale a cui appartengono. Uno dei casi piu’ eclatanti e significativi relativi ad usi vari e molteplici di piante, è costituito dalla Sida Cordifolia. La Sida Cordifolia appartiene alla famiglia della Malva. Essa cresce in tutta l’Asia e in particolar modo in India ove ha origine la tradizione della medicina Ayurvedica. Questa pianta è nota per il suo potere espettorante, broncodilatatore nonché afrodisiaco. Il nome comune è Bala. Fino a qui tutto normale, se non fosse per una piccola/grande sorpresa che ci riserva Bala… Dovete sapere che uno dei principi attivi è l’Efedrina ovvero una “Ammina Simpaticomimetica”; definita così per la sua capacità di mimare gli effetti della stimolazione del Sistema Nervoso Simpatico quali l’aumento del battito cardiaco, della pressione arteriosa e della produzione di ossigeno da parte dei polmoni. Grazie a questa caratteristica particolare essa è stata introdotta negli usi occidentali a scopo ludico soprattutto come sostitutivo, decisamente più sicuro ed innocuo, di Ecstacy e Cocaina.
Qui sotto potete leggere due interviste, la prima ad un esperto di medicina Ayurvedica e la seconda ad un consumatore ricreativo.
Il Signor X (lo chiameremo così per mantenere il suo anonimato) svolge la professione di informatore scientifico per una nota casa importatrice e distributrice di prodotti Ayurvedici. Gli abbiamo fatto qualche domanda per approfondire la “questione Bala”.
Buongiorno, ci introduca brevemente alla medicina ayurvedica…
L’antichissima tradizione ayurvedica è una medicina a tutti gli effetti in quanto si occupa della cura delle malattie e del mantenimento della salute fisica e mentale. Essa si basa su una metodologia diagnostica ed una conseguente logica terapeutica. La differenza con la medicina moderna è considerevole. Il punto principale è che la medicina Ayurvedica non separa le malattie del corpo da quelle della mente, anzi, basandosi su un pensiero filosofico, considera la malattia come uno squilibrio di energie tra psiche e corpo.
Tornando al nostro vegetale magico: cosa significa Bala?
Il termine Bala può essere tradotto anche come “immunità” poiché rafforza le difese immunitarie dell’organismo.
A quando risale l’uso di Bala in India e per cosa è stata usata?
L’uso di Bala risale sicuramente a più di 2mila anni fa. Questa pianta è una delle più utilizzate perchè in grado di riequilibrare simultaneamente le tre leggi della fisiologia Vata, Pitta e Kapha. Si tratta di una proprietà molto rara che determina l’importanza di tale vegetale. Dona, inoltre, forza ed energia ed è un buon “rasayana”, ossia promotore di longevità; è un tonico generale che incide sia sul corpo, sia sulla mente. E’ conosciuto anche grazie alla sua potenzialità afrodisiaca, in particolare perché capace di migliorare la quantità è la qualità del liquido seminale. Possiede anche un’effetto febbrifugo e diuretico. Negli ultimi anni si è scatenata una battaglia mondiale contro la Sida Cordifolia ed altre piante con caratteristiche simili, come ad esempio l’Efedra.
Cosa può dirci in merito?
Nell’arco di un’anno ne è stato vietato l’uso alimentare in Olanda,in Italia e negli Stati Uniti anche se poi, in questi ultimi, si è optato per la riammissione. Il tutto è scaturito da alcuni casi di decesso legati all’abuso di prodotti a base di Efedra utilizzati come coadiuvanti nelle cure dimagranti.
Secondo lei, l’abuso di Efedra è più pericoloso dell’abuso di alcool , tabacco o altre sostanze particolari? Una mia personalissima considerazione mi porta a pensare che il motivo fondamentale di questi divieti sia la presenza dell’alcaloide Efedrina. L’Efedrina ha un largo impiego farmaceutico in vari prodotti tra cui spray nasali e antistaminici. Credo che questi tempi di proibizionismo camuffati da “supersalutismo” siano figli di meste manovre per favorire i soliti potenti ed il business di pochi… Ma questa è un’altra storia.
Ora risponde invece un ragazzo di 25 anni, studente e lavoratore, che ci racconta la sua serata in discoteca con “Bala” .
Ciao, nottata lunga questa…
Eh sì! Sono bello carico!
Perché?
Ho bevuto un cocktail un’oretta fa aggiungendo della “Bala”.
Che sensazioni provi?
Sento una notevole energia, euforia e una gran voglia di ballare. Poi anche un piacevole formicolio dietro la testa ed empatia con gli altri. L’unica cosa negativa è che ho una gran sete.
Quindi ora hai intenzione di bere alcool?
No, altrimenti l’effetto diminuisce e poi comunque lo sentirei poco… Solo acqua a litri, tanto fa pure caldo!
Usi spesso prodotti di questo tipo?
No, soltanto qualche volta, durante i fine settimana perché ho letto che abusarne sempre può portare ansia o addirittura anoressia.
Perché, alla tua età, hai bisogno di questi prodotti per andare a ballare?
Perché tante volte arrivavo a fine settimana stanco e con poca voglia di uscire di casa e spesso mi rifugiavo in coca o ecstacy per aver la forza di andare a ballare.
Perché proprio cocaina o ecstacy?
Perché lo fanno tutti e poi sono più semplici da trovare di qualunque altra cosa. A volte vai in discoteca ed è più facile trovare una “pallina” o una “pasta” di un caffè.
Con la “Bala” ti trovi meglio?
Non so se è meglio ma sicuramente il giorno dopo non ho problemi di “down”. Le crisi depressive e le manie di persecuzione che avevo prima sono ormai scomparse e poi la compro in un negozio ed evito di avere a che fare con gentaglia. Da quando vado in negozio a comprare mi si è anche un po’ sfatato il mito del “proibito” e le mie serate “up” sono diminuite.
Niente più pusher?
Il pusher costa e poi, io ho una vita normalissima: lavoro e studio, non voglio finire in prigione o essere trattato come il peggiore dei delinquenti.
Quanto dura l’effetto?
4 o 6 ore.
Un’ultima cosa: conosci la storia della “Bala”?
Ho letto qualcosa al negozio… ma ora vado a ballare…
Pietro Bonomo