Sid Vicious
John Simon Ritchie o meglio Sid Vicious nato nel 1957 a Londra, è stato voce e bassista dei Sex Pistols nonché icona leggendaria del punk-rock degli anni ‘70. Figlio di un granatiere dell’esercito britannico, con la passione per il Jazz, e di Anne McDonald. Il padre ben presto scompare dall’infanzia di Sid che si ritrova a vivere con una madre eroinomane. Nel 1965 Anne sposa Christopher Beverley, da cui Sid eredita il cognome, il patrigno morirà ben presto, sei mesi dopo.
Nel 1974 frequentando l’Hackney Technical College, conosce John Lydon, è lui che gli diede il nome d’arte, Vicious, cattivo come il criceto che lo stesso Sid possedeva; in questo periodo sviluppa due tratti che segneranno l’inizio e la fine della sua breve ma intensa esistenza, l’uso smodato di droghe e un’insana predisposizione all’autodistruzione.
Lascia la scuola e si da al vagabondaggio in giro per le strade londinesi, trova ad accoglierlo la “Bromley Contingent” una banda di ragazzi che segue le nuove mode del punk rock emergente. Dunque uno dei migliaia di giovani disillusi che si ribella al sistema e non vuole farne parte. Ancora non è in grado di suonare alcuno strumento sembra non avere neanche la stoffa e la passione per poterlo fare, fino al 1977 la sua unica esibizione era stata da batterista dei Siouxsie and The Banshees, ma tanto bastò all’amico John Lydon per farlo entrare nella sua band, i Sex Pistols che avevano appena arruolato Glen Matlock. Vicious non sapeva suonare ancora il basso, ma confidava che potesse imparare velocemente, e soprattutto la sua immagine era perfetta per il Punk, ideale per i media e coinvolgente per i fan. Tuttavia i Sex Pistols non erano nati per avere successo, non dovevano compiacere le case discografiche ed erano sempre in contrasto con le autorità per l’uso di droghe e il continuo attacco al sistema.
Nel 1977 conosce Nancy Spungen, groupie degli Heartbreakers, i due si piacquero sin dal primo momento facendo coppia fissa, Sid comincia a fare uso di eroina. John Lydon cerca di allontanarlo da Nancy così come il resto del gruppo; durante le registrazioni del nuovo album, si presentò troppo ubriaco e dovette essere sostituito.
Il 1977 in concomitanza con il giubileo d’Argento della regina Elisabetta II d’Inghilterra esce “Never Mind the Bollocks, Here’s the Sex Pistols”, ancora oggi i componenti dei Sex Pistols negano che sia stata una trovata pubblicitaria, ma la concomitanza degli avvenimenti è assolutamente perfetta. I Sex Pistols cercano l’antagonismo, lo scontro non solo con le forze dell’ordine ma anche con i loro stessi fan, la loro carenza tecnica è parte integrante dello spettacolo. L’album esce con non pochi problemi a causa di una forte censura, ma ben presto si porta in testa alle classifiche inglesi diventando una pietra miliare del rock, al suo interno si trovano tracce come “Anarchy In The Uk”, “Pretty Vacant”, “God Save The Queen”. Sarà il primo ed ultimo album dei Sex Pistols, un lavoro musicalmente controverso ma ineccepibile nel suo concepimento, in pieno stile Punk.
Segue un successo clamoroso che porta la band in tournée negli Stati Uniti, Sid accentua il suo autolesionismo portando le sue performance al limite, ebbe la sua prima overdose da eroina e durante il ritorno in aereo tre giorni dopo fece il bis, cadendo nuovamente in coma. La band si sciolse poco dopo e Vicious cominciò la carriera da vocalist per band occasionali raccogliendo materiale che insieme ad altre cover realizzate da solista avrebbero dato vita all’album postumo “Sid Sings”, nel quale è contenuta la cover di “My Way“. Ma ormai la droga aveva completamente conquistato Sid e si andava verso un prologo drammatico al quale avrebbe partecipato anche Nancy. La Spungen viene trovata morta nella notte dell’11 ottobre 1978 in una camera del Chelsea hotel di New York, Sid arrestato per omicidio di secondo grado è in seguito rilasciato su cauzione. Rimane un caso controverso su cui sono state fatte molte supposizioni, il primo febbraio 1979 Vicious viene ritrovato senza vita dopo l’ultima overdose di eroina mentre era in attesa del processo.
Durante la sua breve carriera è riuscito a pervadere e affascinare la platea rock a tal punto da essere considerato una figura mitologica al pari dei vari Jim Morrison, Jimi Hendrix e Curt Cobain. Su di lui è stato girato anche il film biografico del 1986 dal titolo Sid e Nancy. Sid Vicious è una figura controversa criticata e probabilmente anche poco amata ma resta l’icona, il volto e la storia del Punk.