Siamo stati al RedBull Secret show di Salmo: un concerto a 30 m sotto terra
La combination RedBull – Salmo è uno dei riflessi più positivi della mainstreamizzazione dell’hip hop in Italia. Dopo l’esperimento più che riuscito di creare un brano ed un video in 24 ore a Venice Beach, una nuova sfida è toccata all’artista sardo: uno show in una location segreta, aperta solo a 40 fortunati che hanno risolto positivamente alcuni enigmi posti dallo stesso Salmo. Una prova quasi altrettanto difficile, dato che il capo-machetero è oramai abituato a sold out in locali e piazze di tutta Italia.
È stata Napoli la città prescelta da RedBull come teatro del particolare live: non un caso, dato che la metropoli partenopea è luogo dell’occulto per eccellenza, laddove intrighi ed arte si fondono con la cultura tradizionale. Misteri che si intrecciano nel Museo del Sottosuolo, l’ambiente rimasto segreto fino all’esibizione di Salmo, che ha retto l’insolito palco con la maestria che gli si riconosce. In effetti, la location ha colto di sorpresa tutti, addetti ai lavori e fan, catapultati a 30 m sottoterra: ben cinque piani e centinaia di scalini separano l’ingresso di Piazza Cavour dall’ambiente in cui col suo socio Dj Slait ha garantito spettacolo.
Il live è durato quasi un’ora: il tempo ideale per tracciare il filo conduttore che da “Death Usb” lo ha portato a “Midnite” in solitaria, ma che è esploso con i rullanti serratissimi dei brani tratti dai “Machete Mixtape“. Dall’ultimo episodio dei progetti collettivi, Salmo ha performato “Stanley Kubrick“, “Crudité” e l’immancabile “Venice Beach“: accompagnato da un esaltante Slait non ha certo lesinato sui bpm, trascinando in pogo e salti i fan, che si saranno sentiti per un po’ in un club underground londinese. “La location era particolarissima ed unica ed è stato fighissimo avere i miei fan così vicino da poter sentire la loro voce cantare tutti i miei testi a memoria.”: la controprova, se ancora ce ne fosse bisogno, che per una svolta decisiva e convincente nei concerti rap è necessario svincolarli dalla routine cui siamo stancamente abituati.
Salmo ha dimostrato ancora una volta che il fattore che lo distingue positivamente dal resto dei live hip hop è l’assoluto talento e la versatilità che gli permette di affrontare con piglio situazioni trasversali e poco canoniche come quelle di ieri. Un evento più unico che raro per la stantìa proposta live del rap italiano, per il quale si ringrazia RedBull, che ha scoperto in Salmo un attore protagonista impeccabile di una scenografia da brividi.
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