AntiproibizionismoCannabis

Si parla di cannabis all’inaugurazione di Sir Canapa

sir-canapa-negozio-di-prodotti-a-base-di-canapa_434695Una sintesi della conferenza tenuta  in occasione dell’apertura di Sir Canapa a Milano. Il video completo è disponibile sul  sito web di Radio Radicale. I relatori sono Rita Bernardini, segretaria dei Radicali Italiani, Franco Casalone, esperto di cultura della canapa, Vidmer Scaioli, neurologo dell’Istituto Carlo Besta di Milano, Paolo Ronchetti, fondatore di Equilibrium bioedilizia, Barbara Bonvicini, tesoriere dell’ Associazione Enzo Tortora, Francesco Durali di CBD Only Extracts, produttori di fitocomplessi.

Stefano  Mariani (moderatore). L’apertura di Sir Canapa è un altro segnale di dialogo fra la canapa e il grande pubblico, ma i pregiudizi sono ancora solidi anche negli ambienti milanesi dove ci aspetteremmo maggiore apertura mentale.

Dobbiamo considerare la complessità di questi temi, se vogliamo essere efficaci nell’informare e  convincere sugli argomenti antiproibizionisti. Non tutti sanno che abbiamo un sistema endocannabinoide, o cos’è un neurotrasmettitore o l’effetto entourage, parlando di terapeutica. Oppure un delta termico o le caratteristiche igroscopiche della canapa calce. O cosa sono gli acidi grassi, parlando di canapa come integratore alimentare. Ne parleremo con gli ospiti di questa serata.

Ci sono molti concetti scontati per chi lavora nel settore ma sconosciuti dal resto del mondo, compresi utilizzatori o potenziali pazienti. Coprire questo buco di informazione è la missione di riviste come Dolce Vita, Cannabis terapeutica e Canapa industriale. E oggi è anche il ruolo di Marco Russo con Sir Canapa e di tutti gli operatori del settore.

Se vogliamo normalizzare questa industria dobbiamo anzitutto saper spiegare la scienza che ci sta dietro, proporre a media e cittadini notizie importanti, nuove, documentate e ben presentate, oltre a modelli di comportamento positivi. Dobbiamo evitare di cadere negli stereotipi visivi, di atteggiamento e di linguaggio che si prestano a essere facilmente portati come esempio negativo dai proibizionisti o semplicemente dalle persone che ignorano questa pianta, la sua cultura e le sue proprietà. Preferisco chi porta argomenti a favore del bilanciamento fra cannabinoidi, del risparmio energetico, della riduzione di inquinanti e materie prime, piuttosto che promesse di fortissimi effetti terapeutici o raccolti straordinari.

Rita Bernardini. Un’attività come Sir Canapa dovrebbe essere incoraggiata in tutta Italia per distruggere i fantasmi della cultura proibizionista. Noi radicali abbiamo la raccolta firme per una legge regionale in Lombardia e l’impegno nazionale attraverso le nostre disobbedienze civili. Subirò un processo il 2 ottobre a Siena per quello che ho fatto l’anno scorso al congresso dei Radicali Italiani. Vengo considerata una criminale ma non riesco ad avere la stessa sorte di altre persone: essere arrestata anch’io per il reato di coltivazione della cannabis.

La mia ultima coltivazione era di 56 piante ma ho saputo che il procuratore di Roma Pignatore ha archiviato il caso preferendo non aprire un dibattito serio su questo argomento. Recentemente Andrea Trisciuoglio ha vinto una battaglia per tutti i pazienti con la nuova legge in Puglia per l’accesso al Bedrocan.

Un giovane tetraplegico è oggi agli arresti domiciliari per la coltivazione di tre piante. Questo indica l’ignoranza, l’arretratezza culturale e le maglie lasciate aperte dalla legge che dice che uso personale non è reato, ma le sanzioni amministrative a volte sono più dannose della galera. E se coltivi per uso personale diventa improvvisamente reato penale. Lo stato dice: se la compri dagli spacciatori non ti punisco ma non la puoi coltivare.

Dobbiamo far capire al legislatore che i tempi della  politica non sono adeguati ai tempi della vita delle persone. In Italia ci portiamo appresso anni di diritti violati, di galera ingiusta, di punizioni assurde nei confronti di persone incolpevoli. Vi consiglio per allontanare occhi malevoli dal negozio di mettere uno spaventapasseri con la faccia di Giovanardi. Funziona.

Franco Casalone. I recettori del nostro sistema immunitario si attivano insieme a quelli del sistema endocannabinoide,  in diverse quantità e modalità. Sono stati classificati circa 45 recettori attivati dai cannabinoidi, siano essi prodotti dall’organismo o assunti dall’esterno. Nella cannabis ci sono 120 cannabinoidi e altrettanti terpeni, oltre a 40 flavonoidi. Da molte ricerche il CBD appare come la medicina del millennio ma è più efficace in sinergia con l’intero fitocomplesso della pianta. È spesso necessaria una piccola quantità di THC per attivare meglio le proprietà del CBD. Le tinture a base CBD in commercio funzionano ma in dosi elevate possono risultare sedative e con  minori effetti terapeutici. Le varietà autoctone originarie, le landrace, hanno spettri di cannabinoidi e terpeni più interessanti rispetto alle varietà selezionate per alto THC. È quindi un errore ridurre con la selezione genetica le potenzialità di espressione biochimica di questa pianta. Non credo ai miracoli ma ho visto risultati miracolosi sui pazienti. Non per tutti ma l’aspirina fa 8.000 morti all’anno, anche quella non è per tutti.

Mariani: L’effetto entourage dato dal complesso di molecole rispetto al singolo cannabinoide  permette di anche di ridurre i dosaggi. Ad esempio con il terpene limonene che aumenta la permeabilità cellulare. Cosa ne pensi?

Casalone: certo, così come il vino più buono non è il più alcolico, anche la canapa migliore non è quella con maggiore THC. La gente se vuole stordirsi si ubriaca. La cannabis viene usata per sentirsi meglio. Anche l’uso ludico quindi è terapeutico. Caso a parte è il ragazzino che la usa per provare i suoi limiti, come con l’alcol o con una moto a 200 all’ora. Questa erba è molto più sicura. Mezzo bicchiere di vino è curativo, di più  è un veleno e con l’alcol il passaggio dal bene al male è rapido. Per chiudere, ai coltivatori dico di fare asciugare bene l’erba, di non fumarla prima di un paio di mesi, lasciando decarbossilare i cannabinoidi ed evaporare sostanze come alcuni monoterpeni che possono far venire mal di testa.

Vidmer Scaioli. Si è svolto di recente in Italia il congresso biennale internazionale sui cannabinoidi in medicina. Organizzato dalla IACM da 16 anni sui temi della ricerca sperimentale, farmacologica, clinica e di politica sanitaria. Qui ho confrontato l’esperienza italiana con le altre nazioni. Due  case farmaceutiche sono oggi leader mondiali: la Bedrocan olandese, che ha anche brevettato Bedrolite con elevato CBD e meno di 1% THC, e l’inglese GW Pharmaceuticals che ha brevettato Sativex ed Epidiolex, anch’essi reperibili in Italia. Per l’assunzione viene raccomandata la vaporizzazione: il modello Volcano è autorizzato per uso medico in Italia e la versione tascabile Mighty è in attesa di validazione.

Israele è il primo paese al  mondo per numero di pazienti in terapia con cannabinoidi, con procedure precise e una figura professionale dedicata: il medico esperto in cannabis terapeutica. In Spagna tolleranza e legalizzazione permettono ricerca clinica e accessibilità del farmaco ai pazienti con costi molto più bassi dell’Italia. In Germania le recenti leggi federali garantiscono il diritto di accedere a questa risorsa senza oneri economici mentre in Italia l’attuale legge lascia le spese per il farmaco a carico del paziente. La Regione Toscana ha  invece stabilito che il paziente possa cominciare la terapia per 2 o 3 mesi e in caso di benefici certificati le spese vanno a carico della regione.

La Bedrocan aprirà in Canada due stabilimenti di produzione per soddisfare le crescenti richieste europee e nordamericane, mentre dubito che il nostro Istituto Farmaceutico Militare di Firenze potrà soddisfare tutte le domande dei pazienti italiani. Resta  quindi il problema della definizione dei requisiti per i nuovi soggetti che entreranno nel mercato dei cannabinoidi farmaceutici. Per ora restiamo dipendenti dall’importazione dall’Olanda, con Canada e Gernania che assorbono spesso l’intera produzione.

Molti pazienti coltivano ma spesso ottengono rapporti sbilanciati fra i cannabinoidi. In particolare è difficile produrre piante equivalenti al Bedrocan per quantità di THC, con il problema ulteriore dei rischi legali.

Casalone: in realtà i pazienti italiani sono molti più di quelli stimati e in Spagna si hanno costi più bassi grazie ai Cannabis Social Club. La Regione Piemonte ha autorizzato la prescrizione di cannabinoidi dall’ASL ed è in progetto un social club su modello spagnolo. Infine ricordiamo che il seme di canapa non contiene cannabinoidi ma acidi grassi polinsaturi in proporzioni bilanciate. Questi regolano il  metabolismo dei grassi, prevengono il colesterolo cattivo e diverse  infiammazioni. Sono ricchi di aminoacidi essenziali, proteine più digeribili di quelle della soia, che oggi è OGM anche in Europa. Moltissimi alimenti possono essere preparati con la canapa per integrare una dieta di prevenzione delle patologie.

Scaiola: gli aspetti alimentari e i rapporti fra alimentazione e interazione coi fitofarmaci cannabinoidi sono molto importanti. Nel recente convegno IACM  si è parlato di come la canapa alimentare sia di aiuto nella modulazione dei processi terapeutici per molte patologie.

Paolo Ronchetti: Dal 2011 ci occupiamo di bioedilizia introducendo per la prima volta in Italia biocompositi con la parte legnosa della fibra di canapa miscelata a calce in diverse proporzioni, da 200 a 500 kg/m2. La canapa calce è un forte isolante termico che permette di costruire case senza impianti di riscaldamento o raffreddamento, risparmiando fino al 40% sui costi energetici.

I biocompositi in canapa regolano umidità interna in modo diverso dai materiali tradizionali di origine sintetica o minerale, che non sono biodegradabili o riciclabili e richiedono molta energia per la produzione. Questi materiali non veicolano l’umidità e portano muffe e condense causando anche problemi alla salute. Al contrario, la canapa calce si lascia attraversare dall’umidità mantenendo costante temperatura e umidità relativa interne agli edifici. La sensazione di maggiore comfort degli edifici in canapa calce si percepisce immediatamente.

La canapa cresce rapidamente e permette di fissare molta CO2 nel suo legno, che poi viene utilizzato per le costruzioni sottraendo l’anidride carbonica all’atmosfera. Insieme al Politecnico di Milano abbiamo misurato che un metro quadro di isolante in canapa sottrae 60 kg di CO2.

Finora in Italia abbiamo costruito per 5000 m2 di biocompositi, che sottraggono all’atmosfera 200 tonnellate di CO2. In futuro questo valore sarà pienamente riconosciuto dalle normative. L’edilizia è un settore conservativo nell’adottare nuove soluzioni, ma gli operatori più virtuosi e innovativi lo stanno facendo e ora sempre più privati si informano e chiedono queste soluzioni trainando progettisti e costruttori.

In tutta Italia, e in particolare al  sud, la calce fa parte della tradizione del costruire. Equilibrium insieme ai progettisti di Pedone Working ha costruito a Bisceglie il più grande condomino in Europa con tamponamenti in canapa calce in abbinamento a materiali locali come il tufo.

Francesco Durali. Nel campo delle estrazioni in Italia si può lavorare solo con il CBD per motivi legali. Noi di CBD Only Extracts estraiamo cannabidiolo dalle varietà di canapa industriale, quindi già quasi prive di THC. Abbiamo una rete di coltivatori che conferiscono gli scarti di lavorazione della canapa industriale. Dopo aver usato le bacchette per il tessile e i semi per l’alimentare, il fiore resta uno scarto e noi estraiamo CBD con usando acqua e ghiaccio. La nostra linea di prodotti ha quindi processi produttivi naturali e verificabili.

Il CBD può essere molto utile per i pazienti che assumono alcuni tipi di cannabis ad alto THC che possono portare a stati di ansia indesiderati. Il cannabidiolo contrasta gli effetti ansiogeni del THC e prodotti come i nostri possono servire anche ad elevare l’assunzione di CBD anche fino a rapporti 1:1 col THC ottenendo particolare valore terapeutico. I cannabinoidi esercitano notevoli sinergie se assunti contemporaneamente ma noi proponiamo estratti di CBD non solo come modulatori del THC ma soprattutto per le persone che non assumono cannabinoidi. È dimostrato che il CBD può risultare efficace per diverse condizioni: fibromialgie, emicranie, patologie del sistema nervoso  muscolari, morbo di Alzheimer e molte altre. È attivo sul sistema immunitario e ha azione cicatrizzante.

Il nostro olio edibile è una miscela con CBD al 10 %, olio di mandorla, di oliva, di canapa e di mandarino. La versione per massaggi, quindi per uso topico, contiene anche estratto di rose ed è efficace per psoriasi, scottature e per rivitalizzare la pelle. Viene anche utilizzato sulle zone erogene di uomo e donna per rapporti più intensi e prolungati. Abbiamo anche capsule con CBD, alga spirulina e alga laminaria, ottime contro reflusso gastrico e problemi intestinali.Infine proponiamo olio di CBD con glicerolo ed estratto di mandarino da assumere per inalazione. Il liquido viene utilizzato nelle sigarette elettroniche e sostituisce il tabacco apportando effetti benefici invece che dannosi.

Ogni persona può avere differenti risposte ai cannabinoidi. Noi stiamo lavorando con pazienti ed esperti per realizzare linee guida all’utilizzo e posologie consigliate. In questo modo vogliamo anche contribuire a una maggiore educazione del personale medico, che spesso non è raggiunto da informazioni corrette sull’uso terapeutico della cannabis.

Barbara Bonvicini. La cannabis terapeutica è regolamentata dal 2007 in Italia, ma viene demandata alle regioni la sua regolamentazione. Regioni come Toscana, Puglia, Veneto, Liguria, Basilicata e altre hanno già definito una regolamentazione in materia, ma non esistono linee guida nazionali e non si recepiscono le esigenze reali dei pazienti, che hanno grandi difficoltà nel reperimento del medicinale. La farmacia Ambreck di Milano è una delle poche che riescono ad ottenere il farmaco in due giorni, mentre in altri casi servono mesi. Ora dopo la demonizzazione e gli interventi militari per la soppressione della coltivazione sono proprio i nostri militari che la coltivano in una apposita “business unit”.

I militari cercano di colmare la carenza di produzione olandese e si partirà a fine ottobre coltivando 100 kg sulla base di stime fittizie delle esigenze e non dell’effettivo fabbisogno. Serve quindi una normativa omogenea per tutte le regioni, oltre a corsi di aggiornamento per i medici. La Lombardia non ha ancora una legge per questi farmaci e noi abbiamo proposto una legge sulla base di quella abruzzese. Vi invito tutti a sottoscrivere la nostra proposta per costringere Regione Lombardia a una seria discussione.



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