Shots Reviews X
Shots Reviews numero 10, come Steve Nash e Carlos Tevez: anche a luglio, l’underground italiano conta numerose uscite non-ufficiali di spessore. I nostri cicchetti, nonostante il caldo, vi offriranno un po’ di refrigerio. Andiamo a scoprire i nostri dieci – e non potevano che essere tanti – shots:
Nex Cassel & Gionni Grano aka Fratelli Freschi – Lungomare da morire; Sace – Giovane e Forte EP vol.2; Crazeology & Dj Lil’ Cut – 24/7 Mixtape; MadMan – MM vol.1; Caneda – Neda si sveglia a Mezzanotte; 4 Rooms Family – La quarta stanza; Rew & Shade – Supereroi offresi EP; Anagogia – Identity EP; Barile & Gheesa – Riad; Franco Negré & Sir Donuts – Volevamo solo fidarci:
Se siete alla ricerca di un bel lavoro da pompare in macchina, rigorosamente a finestrini abbassati, quale migliore combinazione per voi di un mixtape appositamente creato per la stagione estiva da due tra i migliori ideatori di prodotti non-ufficiali in Italia. Stiamo parlando di Nex Cassel e Gionni Grano, fuoriusciti in coppia da MicroMala e Adria Costa per prendere il nome di Fratelli Freschi e dare vita a “Lungomare da morire“, raccolta di dieci summer soundtrack su beat inediti, completamente incentrate sul lungomare come stile di vita. Happy hour, sbronze e tecniche di accalappiaggio-turiste declinando il tutto col rapping più sborone della costa west italiana. Ottime produzioni (in particolare dal bravo Karati) a supporto del mixtape più fresco del momento. È che uno come Nex Cassel lo preferiamo così…
Sace è un pischello di 18 anni, venuto fuori dalla provincia di Latina grazie a talento e caparbietà. “Giovane e forte 2” è il sequel dell’esordio che pose sulla mappa dell’hip hop italiano un ragazzo con le idee ben chiare in testa, e con giuste delivery per filtrarle degnamente con il rap. Le sensazioni sono qui corroborate in cinque tracce (con la partecipazione di Dj Ceffo e Sick Luke con un beat), laddove la maturità tecnica è accompagnata anche da quella umana e da un pensiero per nulla acerbo. “Tutto bene” è il brano trainante di un ep che dimostra come anche tra i giovanissimi ci sia del puro talento e del gran flow. Sace punta in alto, le premesse purché ci riesca ci sono tutte.
In seguito al boom su scala nazionale ottenuto con il “Crazeology Competition 2013”, il duo di beatmakers decide di dare vita a un mixtape per accogliere le 17 migliori creazioni ispiratesi alle note di Res Nullius e Weirdo – il tutto in collaborazione con Dj Lil Cut aka Taglierino. Ne è nato “24/7 Mixtape“: l’equazione di base è una di quelle da copiare. E riproporre in futuro. Strumentali curate, limpide e in certi casi fin troppo perfette se confrontate all’esperienza di chi si è dedicato al microfono in questo mixtape (in ogni caso sempre senza deludere). Tante voci nuove, tanto talento da scoprire e tanta qualità – nient’altro da aggiungere. Le belle cose.
“MM Vol. 1” è lo screenshot puro e limpido del momento attuale del rap italiano. Il mixtape, rilasciato in freedownload in collaborazione con Dj Harsh e hostato dal fido Gemitaiz, vede un MadMan senza freni, a suo agio e senza timore mentre si butta ad occhi chiusi nel nutrito ed esperto rap world romano. A livello di contenuti siamo però sempre fermi lì, a cavallo tra l’amore dichiarato per uno splif e le nottate nel club. Talento ce n’è, potenziale pure – elementi riconosciuti anche da Killa Cali, Jack the Smoker, Ensi, En?gma e Luché che partecipano al mixtape dando maggiore spessore all’insieme.
Un mostro Caneda. Intraducibile ed ermetico, raro e geniale. “Neda si sveglia a mezzanotte” è l’ultimo lavoro che uno dei rapper più prolifici della scena ha deciso di regalare ai suoi fan, tramite Honiro Label. Una raccolta di freestyle inediti nel mezzo delle tenebre tra anima e subconscio. I dialoghi di Neda sono da ascoltare e provare. Strofe così, che un giorno son geniali e il giorno dopo non dicono nulla. Un altro viaggio tra salti della mente e logica immaginaria.
Il Veneto continua a sorprendere con una serie di prodotti Hip Hop di alta qualità. Da Venezia arriva “La Quarta Stanza“, un mixtape targato 4 Rooms Family, che fin dalle prime battute del disco riesce a portarti in una nuova dimensione, appunto “La Quarta Stanza”. Rime colte, ricercate, stile, flow sono le parole d’ordine di questa “familia” veneziana. I “fioi” sanno il fatto loro e te ne accorgi pompando brani come “Va Così”, “Eternauti”, “Ca’ Bianca”, “S.o.s.a.” con gli scratch del buon concittadino Paina dei “Soul Riot”, “S.P.Team Part II”, “1984”, “Vortici” e “Indigeni”. Ottime le produzioni di GiBe e di Gullibeat che si alternano a valide strumentali americane. “Chiesa Stato Mafia” resta, secondo il nostro parere, la traccia più riuscita del mixtape, sicuramente la più scomoda, un brano che denuncia il male del nostro bel paese. Qui vengono narrate, con storytelling degni di nota, le biografie di personalità clericali, politiche e mafiose, accompagnate ancora una volta dagli scratch di Paina. Attualmente i 4 Rooms stanno preparando l’album ufficiale, quindi scaricate questo lavoro e restate sintonizzati.
L’anno scorso Mtv Spit è stata una vetrina importante per artisti come Kiave, Ensi e Clementino, al tempo talenti già conosciuti. Figuriamoci quindi per il vincitore dell’ultima edizione, Shade, artista di Torino che con il socio di sempre Rew ha rilasciato “Supereroi Offresi“, EP distribuito gratuitamente dai server di Blue Nox. Questo lavoro è semplicemente una raccolta dei brani realizzati da Rew e Shade nell’ultimo anno, ed è un prodotto che vanta le produzioni di Abu Trika, Kavah, Dj Dust e Hyst. Piacevole all’ascolto dove a prevalere sono la leggerezza e l’ironia, ma non mancano gli episodi introspettivi dove i due emcee’s si fanno più seri: i loro poteri sono le punchline e il flow, ottimi strumenti per contrastare i tanti fiacchi rappers in circolazione di questi tempi. In conclusione Rew & Shade portano nella scena una ventata d’aria fresca, rime originali e tanta fotta, e sono certo che il rap italiano risponderà molto volentieri al loro annuncio “Supereroi Offresi”.
I rappers più attempati sono avvisati: Anagogia fa parte di quella generazione di giovani talenti che hanno poco da invidiare ai colleghi più grandi di età, e “Identity EP” è il giusto biglietto da visita. Nonostante la classe ’93, l’emcee di Cento dimostra in questo lavoro di essere un ragazzo maturo, consapevole dei propri mezzi e che in questa cultura ci ha messo studio e dedizione, dando in sette tracce la prova di tutte le sue qualità sia come liricista che come producer. Tanti i featurings presenti, la maggior parte della sua stessa genìa come Mekoslesh, Nerone, Shade, Esse, Nico Flesh e Debbit ma c’è anche un nome altisonante di una vecchia guardia come Jack The Smoker. La maggior parte delle produzioni sono affidate a Big Zilla, ma ci sono anche i beats di Nazo e Dok. Concludendo “Identity EP” è un ottimo disco d’esordio col quale presentarsi al pubblico, talento e passione ci sono e speriamo che la prossima volta che parleremo nuovamente di Anagogia sulle nostre pagine lui sia cresciuto molto artisticamente e non solo anagraficamente.
Barile & Gheesa sono due trapanesi, uniti dopo l’”1/2 Contest” di Johnny Marsiglia e Big Joe: “Riad” è il lavoro che ne sancisce un notevole affiatamento, il giusto approdo dopo un percorso cominciato quasi dieci anni fa. Unlimited Platform mette la firma su un prodotto di qualità, che fa assaporare lo spirito viscerale dell’hip hop filtrato dal boom bap di Gheesa e corroborato dal rapping intenso e mai banale di Barile: classic rap, che non disdegna sfumature più sincopate o ibridate. La Sicilia continua a generare ottimo rap e “Riad” rientra pienamente nel percorso musicale isolano (grazie anche alla partecipazione dello stesso Marsiglia e di MadBuddy, tra gli altri).
Come può un artista, serenamente e seriamente, dire la propria in merito ad un evento spartiacque, se non con la musica stessa? Potrebbe sembrare retorica, in fondo le ultime del rap italiano hanno fatto sì che il tramite di sensazioni ed emozioni fossero comunicati stampa e social network, subordinando lo sfogo artistico. Negré invece chiude la questione-Blue Nox con “Volevamo solo fidarci“, un trittico di brani sentiti come mai prima d’ora, per uno che comunque ha sempre ricorso al cerebrale: con Sir Donuts ai beats, onestà, dapprima umana e poi artistica per chi voleva solo fidarsi… Maledetta umiltà.