HipHop skillz

Shots Reviews IX

Se il rap italiano è forte, al momento, anche nei canali mainstream, lo è anche grazie alla spina dorsale dell’underground, sempre forte e pregno di uscite di buon livello. Come certificano questi prodotti che vi segnaliamo spassionatamente: al nono appuntamento con Shots Reviews, vi regaliamo ben dodici recensioni-cicchetto di dischi, ep, mixtape provenienti dal sottosuolo italiano. Arriverete alla fine mezzi sbronzi, ma vi assicuriamo davvero buonissima qualità, dall’inizio alla fine.

In questa puntata:

KILLA CALI – Nessuno mai Ep; JANGY LEEON – Lionel Connection; PANTERE VELASCA – Polvere al vento; AVATAR – Tra noi//Take1; SANDRO SU E DJ COLOR ALIAS HUNGER PLAN – Outtakes; MILLELEMMI – Cortellaha; PIRANHA CLIQUE – Magellano Ep; 16 BARRE – St. Hope; JACK THE SMOKER – Smookin’ Room Mixtape vol.1; LOUIS DEE – Love is love pt.2; DOK – Calma Dopo la Tempesta; DEA – Clip.

killaKilla Cali è la calma apparente, la calma piatta e silenziosa prima della tempesta. L’EP “Nessuno Mai” è il suo credo forte, reale e crudo. Amore e passato si intrecciano tra le storie che hanno segnato la vita del rapper, che non ha voluto mettere da parte le proprie origini per snaturare la propria musica. Cali ci sa fare. Metriche attente, estremamente pesate e cristalline. Uno di quegli artisti che vanno ascoltati e riascoltati, perché ogni verso nasconde un’immagine nuova e spesso gli basta quel modo di chiudere ogni strofa a effetto per evocare un senso di completezza davvero notevole. “Nessuno Mai”, dieci tracce pregevoli su altrettante produzioni ricercate (su tutte quella di Zonta) che di fatto, mettono in luce tutte le doti metriche e comunicative di un rapper talentuoso.

jangyDue anni fa fu la volta di Synphony’s Backline, disco che lo unì a Prinz, altro mc della Mad Soul Legacy: ora è il momento della sua prima fatica solista. Stiamo parlando di Jangy Leeon, rapper milanese fuori da qualche settimana con Lionel Connection. Confermate ed ancor più affinate le sue capacità, che contemplano la buona attenzione alle delivery, con un flow ed un attitudine di livello: Jangy si dimostra rapper in grado di aggredire il beat e padroneggiarlo con coscienza, grazie anche ad una timbrica non canonica. Lionel Connection regala buone sfumature, ma in particolare la sensazione di completezza ed omogeneità anche musicale, che ringrazia –tra gli altri- l’estro di Res Nullius. Senza featuring vocali, LC è assoluto riflesso della personalità forte e ruvida di Leeon e della sua penna matura. 20100 Records nella casa.

pantereFuoriusciti insieme dalla precedente esperienza nei Fluido 4/4, Zoo del Rio e Filow Raine proseguono la loro unione artistica nelle Pantere Velasca, bagnando l’esordio con “Polvere al vento”. Fuori per Unlimited Platform, sottoetichetta della Unlimited Struggle, il disco è stato annunciato da ben tre singoli, che assieme al sentito tributo a Milano in “Velasca” condensano lo stile pulito e lineare dei due, mai sopra le righe. L’apporto tecnico al suono di TNS è notevole, così come buono è l’impatto sonoro in particolare di Bonnot e Wza. I due rapper condividono caratteristiche affini, con un approccio forse ancora non del tutto peculiare e proprio, che non rincorre l’arzigogolo tecnico/lirico, piuttosto l’efficacia e la semplicità. In “Polvere al vento” ottime le prove del sempre eccellente Mastino e del bravo singer Junior Sprea.

avatar
Al di fuori delle linee guida, un lavoro creato e partorito senza premeditazione. Così, giusto perché a volte la musica va bene anche fatta con cuore e sensazione, senza sedersi al tavolo e decidere tutto per filo e per segno. “Tra Noi//Take 1” di Avatar nasce così, tra rime di rito e strumentali edite che baciano dolcemente il suo flow tranquillo ed essenziale. Cinque tracce pure e sfere percettive a confronto che si intrecciano in una serie di takes. Perché per una volta, come dice lo stesso Avatar, “focalizzarsi sui testi, sul Rap e le sue infinite tecniche non farà male a nessuno”.

outtakes
Hunger Plan
è il nome dietro al quale si celano due belle personalità hip hop, ovvero Sandro Su aka Phogna al microfono e Dj Color ai piatti. Dalla loro unione nascerà un disco ufficiale, previsto per la stagione fredda: sin da subito il connubio ne ha generato un’anticipazione suddivisa in cinque brani, rigorosamente in free download. Outtakes è l’ep che tributa il talento musicale di Oh No, probabilmente nella massima espressione di The Destruct e Dr. No’s Kali Tornado Funk, comune e versatile passione. Sandro Su è una sicurezza, sia dal punto di vista meramente stilistico e metrico, e in particolare per l’accentuata intelligenza cosciente ed antagonista, mai immersa in facili populismi. Outtakes è un ascolto veloce ma inteso, impreziosito da alcuni inserti vocali e dalle belle strofe di Pinna detto Peany e Doro Gjat (Carnicats).

cortellahaPer Freshyolabel, etichetta italo-svedese, c’è un ragazzo che continua a far parlare molto bene di sé per i suoi incastri e il suo marcato accento fiorentino. Lui è Millelemmi, uno stile tutto suo, che sui beat elettronici di Troubled Minds Cabin Crew, meglio noto come Digi G’Alessio, snocciola liriche caratterizzate da una maniacale ricerca dell’incastro e del gioco di parole. “Cortellaha” è il suo lavoro, sette tracce che si discostano dalla concezione di hip hop a cui siamo abituati ma decisamente particolare, stiloso e divertente, sicuramente non per tutti. Perfetto per chi apprezza il virtuosismo lirico e la fusione tra rap ed elementi elettronici. Intanto godetevi la sua esibizione a “The Flow”, e date un assaggio al disco. Vi accorgerete che il rap di Millelemmi è una fihata.

magellanoA qualche tempo da “Mezzo Metro di Campari Mixtape” – hostato da E-Green – i Piranha Clique tornano con un lavoro estremamente interessante, che ne conferma il talento e gli fa fare un altro passo lungo la propria rampa di lancio. “Magellano EP” è un bel concept di 9 tracce per le quali il trio di Verbania ha scelto di condire con le proprie buonissime rime sonorità distanti anche se non troppo – per loro stessa ammissione – dai canoni dell’hip hop al quale loro stessi sono abituati. Il tutto risulta un bel viaggio, veloce e che ricomincia con piacere. Un disco che trasporta verso un mood particolare e sicuramente inaspettato, per chi aveva avuto modo di apprezzarli anche nei lavori precedenti. Alla fine “Magellano EP” risulta addirittura superiore e più interessante del lavoro precedente. Un’ottima prova per questi ragazzi: adesso ne attendiamo il disco ufficiale.

16barreI 16 Barre sono un gruppo davvero unico. Veneti, della Provincia di Rovigo, da anni militano nell’underground sfornando dischi di grande qualità e soprattutto originalità. St. Hope è il loro ultimo lavoro, appena uscito, in free. Le caratteristiche principali del rap dei 16 Barre sono l’atmosfera decadente, i testi che parlano del grande complotto ordito ai danni dell’umanità e soprattutto una poesia personale e decisamente affascinante che hanno sempre avuto modo di proporre nei loro testi, a volte decisamente al limite. A differenza di tanti colleghi, loro sanno veramente mettere in rima delle poesie, oscure quanto volete, ma con un linguaggio proprio, uno stile convinto e convincente e mai un compromesso. Hardcore ma anche intimi, Princekin (ora John P Key) e Benni sanno davvero come catturare l’attenzione, fra teorie illuministiche, terra cava, popolazioni aliene che scrutano dallo spazio le futili gesta degli uomini e incubi ad occhi aperti, anche grazie ad un egregio lavoro sui beats svolto da Jack Burton su tutte le tracce, nelle quali il minimal si fonde perfettamente con il senso del disco, rendendo omogeneo il tutto. Basta sentire le sottili metafore in Army Of Toys o l’ottima Guns con Mastino e Dj Bicchio o ancora le oniriche Dèmons e Non ti buttare. Ogni singolo pezzo porta in luce un mosaico ben disegnato, a patto che si scelga di viaggiare con i 16. E vi avverto che non sarà facile. Un disco ottimo che meriterebbe davvero considerazione e attenzione.

jackJack The Smoker è senza dubbio uno dei talenti migliori del rap italiano, e i ragazzi della Machete devono averlo capito prima di chiunque altro quando l’hanno scritturato per la loro label Machete Empire. Dopo aver presenziato con attitudine e strofe in “Machete Mixtape Vol.2” il rapper di Pioltello ha deciso di uscire con un lavoro solista per consacrare il suo ingresso nella neonata etichetta dal titolo “Smokin’ Room Mixtape Vol.1“, un tape hostato da Madman e mixato da Dj Slait. Il Fumatore è da sempre uno dei pionieri delle punchlines, rime da battaglia associate ad un flow riconoscibile e a delle capacità narrative uniche in Italia, e tutto il disco è una serie di brani brevi (mediamente tutti attorno ai 2 minuti), dove l’emcee milanese si destreggia tra ricercati giochi di parole e metriche complesse, risultando sempre diretto ed efficace. La maggior parte dei tappeti sonori sono editi, e le poche strumentali originali sono affidate a Big Joe, Kennedy, Nazo, Dj Low, mentre al microfono solo due featurings sono presenti, quelli dei soci di sempre Bat e Kuno. In conclusione questo mixtape è l’ennesimo prodotto a cui ci ha abituato Jack The Smoker, ovvero tanta fotta e stile quando prende il micro in mano, quindi quando ascolterete “Smokin’ Room Mixtape Vol.1” non aspettatevi una stanza tutto fumo, perché di arrosto qui ce n’è tanto.

louisdeeA distanza di due anni dal primo “Love is Love”, Louis Dee ci regala il secondo capitolo dal titolo “Love is Love pt.2” direttamente scaricabile in freedownload dai server di Unlimited Struggle. Il rapper siciliano si è sempre distinto per un rap sincero e diretto e per il suo forte legame con la sua città, Palermo, realtà che ha regalato al rap italiano nomi come Stokka & MadBuddy giusto per citarne un paio. Questo tape è un degno secondo capitolo del primo volume uscito nel 2011, poiché  Louis Dee è stato capace di evolversi sia stilisticamente che musicalmente: l’emcee palermitano è stato capace di scostarsi dall’attitudine street per intraprendere un percorso più intimo e maturo, dove riesce a coinvolgere bene l’ascoltatore con delle strofe introspettive e intense. Esempi ne sono “Da Capo” con Rayden, “Limiti”, e i due singoli d’uscita “Boy” e la titletrack “Love is Love” di cui sono presenti i due videoclip. La maggior parte delle produzioni sono affidate al fedele compagno di crew Big Joe, ma sono presenti anche i beats di Tony Madonia, Big Things, St. Luca, Zonta e Retraz. Concludendo, “Love is Love pt.2” è un lavoro curato e spontaneo, che nonostante abbia una varietà di canzoni tutto l’insieme rende questo mixtape comunque un prodotto ben amalgamato, e se per l’artista siculo “l’amore è amore” non diremo che “Louis Dee è Louis Dee”, sarebbe troppo facile, ma che “Louis Dee è un rapper che fa della buona musica”. Con amore naturalmente.

dokSembra un vero e proprio concept album questo Calma dopo la tempesta, scandito dall’atmosfera dei beats e dalle parole dei testi che si fondono a dovere in questo viaggio. Dok è il “Virgilio” che ci conduce fuori dall’inferno dei synth e di tutti questi suoni finti spinti negli ultimi anni. Infatti il sound è contraddistinto da una calma straordinaria, calma indotta dalla scelta dell’ottimo e promettente padovano Dok, un beatmaker e dj sedicenne, (ebbene si sedicenne!) con una maturità musicale che in pochi a quest’età sanno raggiungere. Su queste produzioni, che si rifanno ad un filone golden age, lontano dai canoni del rap odierno, si alternano una serie di mc’s della zona capaci di toccarti con liriche personali che ben si abbinano ai suoni dolci delle strumentali. Oltre ai componenti della crew del beatmaker Fuori Serie Click (Adam Blee, Tony Sapiens, Fed Spartaco e il fratello di Dok, Dogma), troviamo i componenti della Massima Tackenza, poi Meno, Flesha e Fore e tanti altri. L’album è composto da 18 tracce ed è da ascoltare assolutamente e il nostro Dok è uno da tenere d’occhio e sono certo che è uno di cui sentiremo parlare presto.

deaDea è una promettente mc ventunenne stanziata a Catania, capace di accompagnarti tra le sue liriche cantate e rappate. Una voce calda soul che si mischia perfettamente a delle rime conscious, accompagnate da buone tecniche, metriche e un flow consolidato. Una ragazza semplice e diretta, che non prova alcun timore a cantare di cose personali ed a mostrare il proprio lato interiore più nascosto. La sua voce, così come la scelta azzeccatissima dei beats riesce a cullarci completamente. Il prodotto è una via di mezzo tra un Ep e un album, formato da 8 tracce senza la trattazione di argomenti futili. Un lavoro ben curato, testi profondi così come le strumentali. Ascoltando “Clip“, fatta eccezione per la traccia “Girlbona”più “cattiva” (un testo di denuncia contro le “fly” che più che fare rap, amano mettersi in mostra), è come se vi trovaste sul bagnasciuga in una spiaggia vuota e foste trasportati teneramente dalle onde. Mirko Miro è l’unico artista presente tra i featuring, mentre le ottime produzioni sono affidate al bravo Dj Manueli, presente nella stessa traccia con degli scretch, a Most-D, Blade, Shag, Fuze e Kanaglia. Un discorso a parte va fatto sempre per “Girlbona” e la produzione affidata al beatboxer Beecee dei Progetto 23.



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