Shell condannata a risarcire gli agricoltori per gli sversamenti di petrolio in Nigeria
La filiale nigeriana della Shell, nota multinazionale del petrolio di proprietà anglo-olandese, è stata condannata a risarcire gli agricoltori danneggiati dalle attività petrolifere condotte nell’importante area del Delta del Niger, in Nigeria, centro nevralgico dell’industria petrolifera globale.
Si tratta di una vittoria storica per gli ambientalisti e i nigeriani le cui terre sono state contaminate negli anni, qui in particolare tra il 2004 e il 2007, da sversamenti di petrolio originati dagli oleodotti della suddetta compagnia. La Corte d’appello dell’Aja non solo ha stabilito l’obbligo di risarcimento, il cui importo però è ancora da definire, ma ha creato un precedente legale importante secondo cui le multinazionali olandesi diventano responsabili delle azioni delle loro controllate all’estero, obbligandole di fatto a vigilare sul corretto funzionamento degli oleodotti e del sistema di rilevamento delle perdite di petrolio.
Dagli anni Sessanta, da quando vennero scoperti immensi giacimenti di petrolio e gas, milioni di persone che vivono nel Delta del Niger subiscono le conseguenze dell’inquinamento causato non soltanto da Shell ma anche Eni, Exxon Mobil, Total, Chevron. Ogni anno 16.000 bambini muoiono per cause ambientali e l’aspettativa di vita nel Delta è di 10 anni inferiore rispetto al resto della Nigeria.