Shakalab: Duepuntozero
A due anni e mezzo dal primo lavoro esce “Duepuntozero”, seconda fatica per il collettivo siciliano Shakalab. Il disco composto da 11 tracce è uno spaccato dei ritmi black moderni. I produttori Dj Delta, Gheesa e Haz ci accompagnano in un viaggio che partendo dal reggae approda su lidi che strizzano l’occhio alla trap passando per porti dal sapore funky e hip hop.
Dopo l’intro affidato a Polo, mc de “La Famiglia”, il ritmo è subito alto con “Reggae Fever” traccia che parla della “malattia” dei componenti del gruppo per il ritmo in levare, e a rimarcare questa febbre troviamo sparsi nella traccia, campioni di pezzi e ritmi che hanno fatto la storia del Reggae. I 3 pezzi che seguono affrontano in modo irriverente e simpatico i temi trattati, soprattutto in “L’Uomo (Spa)ragno” si narrano le “gesta” di questa persona costretta a barcamenarsi tra rinunce e trucchetti per poter risparmiare e sopravvivere e in “Grand Masterchef” attacco alla cucina da tv patinata dei reality che ci hanno fatto dimenticare il piacere del cibo e del cucinare.
Arriviamo quindi a “Stop Dem” primo singolo e featuring del disco, che vede sul beat i Boom Da Bash; il pezzo parla dello sfruttamento delle risorse energetiche e dell’inquinamento che sta portando il sud allo sfacelo. “’Nta Sta Varca” a mio avviso è il pezzo più intenso e bello del disco, la strofa di Jahmento riesce a farci sentire la paura di chi affronta questi terribili viaggi.
Dopo questa parentesi il disco torna su temi più rilassati e troviamo un altro featuring con Mama Marjas. Questo disco è una bella evoluzione sia per quanto riguarda le produzioni, che hanno il loro punto forte nelle basi curate, che per lo stile dei quattro singer/mc, che usano la simpatia e l’irriverenza per farci pensare.