Sesso ed erotismo, la globalizzazione ha spento la scintilla
Un articolo francese spiega perché il sesso e l'erotismo occidentali hanno appiattito l'amore nel mondo intero
La globalizzazione, si sa, porta con sé l’omologazione: vestiamo tutti uguali, mangiamo tutti nello stesso modo, lavoriamo nella stessa maniera. Ma anche il sesso e la seduzione sono monotoni e ormai uguali anche tra culture diverse: è l’interessante spunto offerto da un articolo dell’edizione francese di Slate, intitolato in modo inequivocabile: “La grande globalizzazione del sesso all’occidentale”.
L’erotismo, ad esempio, è rimasta a lungo una pratica riservata agli uomini aristocratici in Europa, Asia e Africa. Ad esempio in India, il celeberrimo Kāmasūtra era riservato all’aristocrazia. O ancora, le geisha giapponesi o le danzatrici mediorientali si esibivano solo per gli uomini più abbienti.
Fino agli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, ogni cultura, anche quelle occidentali, avevano poi pratiche e usanze che le distinguevano una dall’altra. Stereotipate, certo: gli Italiani erano seducenti, gli spagnoli passionali, i francesi esempio di amore libero. Persino il bacio come pratica sessuale non era universale: uno studio antropologico del 2015 mostra come non venisse associato al sesso in molte culture dell’America Centrale e dell’Africa.
BACI DA PARIGI
Insomma, la standardizzazione del sesso occidentale lo ha reso tutto uguale non solo nel resto del mondo, ma anche nell’Occidente stesso. E questa globalizzazione dell’erotismo e della sessualità ha preso il via dalla Hollywood di un secolo fa, per poi passare da tutti i media che sono stati esportati a livello globale, impattando sull’immaginario di tutti. Nei film del cinema americano il bacio “alla francese” era la massima espressione dell’amore tra due personaggi, e presto anche chi non aveva mai considerato erotico quel gesto iniziò ad adottarlo.
Ovviamente si tratta di un processo che continua ancora oggi e che anzi si è radicalizzato: la percezione che abbiamo dell’erotismo e del sesso dai social media, o dal porno mainstream di Internet, plasma non solo quello che ci piace, ma anche quello che facciamo e come lo facciamo. Nella società contemporanea l’amore, il romanticismo, il sesso libero, sono legati a luoghi da cartolina, brand di intimo, cioccolatini. Qualsiasi cosa, così, perde originalità e ci rimette l’immaginazione, che è la migliore alleata di una vita sessuale sana e felice.
PAESE CHE VAI, SESSO CHE TROVI
Fortunatamente, rimangono ancora delle differenze e delle tradizioni culturali quando si parla di sesso. L’articolo cita ad esempio la pratica masturbatoria kunyaza in Africa, un preliminare per facilitare l’orgasmo delle donne. Oppure il feticismo giapponese basato spesso sulle illustrazioni, la passione per la biancheria intima e il travestimento. Un’immaginazione erotica sfrenata e libera nonostante il Giappone sia ancora fortemente patriarcale e eteronormativo.