Serpelloni non c’è più, ma il Dpa continua a fare terrorismo mediatico
Alcuni ricercatori del Nida (Istituto del governo Usa sull’abuso di stupefacenti), insieme a un’università del Texas e una francese, hanno testato le relazioni tra consumo di cannabis e ricerca di nicotina, cocaina e eroina in un gruppo di topi da laboratorio. La ricerca è stata pubblicata in Italia dal sito Droga News, portale del Dipartimento Politiche Antidroga con questo titolo allarmante: “Marijuana e nicotina, relazione pericolosa”. Ma nella ricerca in questione si legge un risultato ben più rilevante per la scienza, che va letteralmente a smentire il maggior cavallo di battaglia dei proibizionisti: i topi ai quali è stato somministrato Thc non hanno cercato con maggior insistenza di consumare eroina e cocaina. Anzi, nella versione originale in inglese (omessa nella traduzione del Dpa) si legge addirittura che: “di fatto, i topi erano meno motivati a ricercare cocaina dopo essere stati esposti al Thc”. Quindi: la teoria che le droghe leggere portino al consumo di quelle pesanti è negata ora a livello scientifico da una ricerca dell’Istituto Nazionale sull’abuso di droga del governo americano. Ma il Dpa l’ha omesso completamente dal titolo, soffermandosi su ciò che gli faceva comodo. Sul fatto cioè che è risultato che i topi sottoposti alla somministrazione di Thc ricercassero maggiormente la nicotina.
Insomma, Serpelloni è stato rimosso da capo del Dpa e il Dipartimento stesso potrebbe avere i giorni contati. Ma gli uomini di Serpelloni che ancora ne riempiono il comitato scientifico continuano fino all’ultimo a lavorare per la disinformazione.