Sempre più ricchezza (e automazione) a beneficio di pochi: a farne le spese, i cittadini inermi
Tre notizie che danno il segno di come va il nostro mondo. E della povertà estrema delle elites politiche.
Un’approfondita ricerca mostra come negli ultimi anni le tasse pagate dai grandi gruppi multinazionali si siano ridotte di un terzo, ma la loro ricchezza invece è dilagata.
La Levi’s annuncia che la produzione dei suoi famosi jeans sarà totalmente robotizzata. Nessun licenziamento, giurano. Ci credete?
In Polonia è guerra ad un nostro connazionale. Fa il custode in un ex campo di concentramento. E’ straniero. Quel lavoro tocca a un polacco…
Il nostro mondo, insomma, produce sempre più ricchezza, ma a beneficio di pochi. I costi del suo funzionamento, cioè le tasse, sono sempre più a carico del cittadino inerme. Le elites politiche nazionali fanno a gara a ridurre, se non esentare del tutto, il carico fiscale dei grandi gruppi finanziari industriali pur di accaparrarsene la presenza sul suolo patrio. Intanto i processi di robotizzazione e automazione dei cicli produttivi permettono agli stessi gruppi di guadagnare di più e di espellere forza lavoro, cioè quelli che dovrebbero pagare le tasse.
Nella sola Europa si calcola che nei prossimi anni, a causa di questo fenomeno, perderemo tra i 15 e i 20 milioni di posti di lavoro.
Le elites politiche che ne pensano? Niente, confusi balbettii… e tanto servilismo per i nuovi ricchi.
E così tra la gente si diffondono angosce e paure. E in assenza di proposte e progetti politici seri da parte delle elites politiche attuali, cresce forte il sentimento di avversità verso lo straniero. L’America agli americani, la Polonia ai polacchi, prima gli italiani. Un disastro.