Semi: come raccoglierli e conservarli
L’estate e l’autunno sono le stagioni migliori per raccogliere i semi dai fiori o dai frutti delle vostre piante e conservarli per poi piantarli durante la stagione successiva: un’operazione che permetterà di portare avanti le vostre colture preferite senza la necessità di dover spendere soldi per acquistare nuovamente ogni anno i semi o le talee. L’importante è raccogliere più semi per pianta nel momento giusto e conservarli con cura nei mesi freddi così da coltivarli quando arriverà la stagione ideale.
Nonostante le piante abbiano delle caratteristiche differenti e quindi devono essere trattate in maniera diversa, ci sono delle regole generali che possiamo utilizzare. Si consiglia inoltre di prediligere i semi da impollinazione libera in grado di dare origine a piante molto simili a quelle da cui derivano, mentre è da evitare o limitare la conservazione di semi di piante ibride.
In primo luogo vanno privilegiate le piante più robuste e vigorose ed evitati gli ultimi fiori di stagione, perché sono più deboli e c’è meno probabilità che i semi siano sani. Per essere sicuri che i semi siano maturi bisogna osservare i fiori e i frutti, i primi dovranno essere secchi mentre i frutti dovranno essere ben maturi. Inoltre i semi dovranno essere scuri e non già aperti. Se si tratta di semi che maturano all’interno di frutti bisogna raccoglierli, lavarli e metterli a mollo in una ciotola: in questo modo i semi si separeranno dal resto del frutto. Quindi vanno asciugati e lasciati seccare al sole. Mentre per separare i piccoli semi dalle infiorescenze secche è utile mettere le teste dei fiori raccolte in sacchetti di carta e agitare: quasi tutti i semi si separeranno sul fondo e potranno essere divisi dalle altre parti secche della pianta. Non bisogna aspettare che tutto maturi perché si rischia di perdere la maggior parte del seme a causa di uccelli o della naturale dispersione. È inoltre indicato aspettare il clima secco e caldo per fare questa operazione, sfruttando il momento migliore intorno alle 10 del mattino.
Ecco alcuni suggerimenti per conservare al meglio i semi raccolti:
– conservarli in delle buste di carta e non di plastica, poiché la mancanza di traspirazione potrebbe causare muffe danneggiando il seme
– etichettarli così da riconoscerli immediatamente
– farli essiccare bene prima della conservazione, in un luogo fresco e ventilato
– una volta essiccati conservarli in una cantina, o comunque in un posto fresco ma non umido
– controllarli di tanto in tanto ed eliminare quelli marciti o ammuffiti se presenti
Se eseguite correttamente queste poche indicazioni, i semi conservati possono durare da 2 a 10 anni, a seconda del tipo di seme e delle condizioni di conservazione. È possibile verificare che i semi siano ancora buoni per la semina eseguendo un test di germinazione, se i semi germinano con successo allora sono pronti per un’altra stagione di crescita.
a cura di Acirne