Sea Of Green: l’hemp shop che offre i migliori prodotti a base di cannabis
Da oltre 7 anni il negozio altotesino lavora con una grande passione per la ricerca e l’innovazione proponendo sempre il meglio del settore
Nel 2016 a Merano nasce il primo hemp shop della zona, Sea of Green, un punto di riferimento per le persone che si vogliano informare sugli usi e le proprietà della canapa, oltre alla vendita di una vasta gamma di articoli per la coltivazione ed il giardinaggio. L’idea di aprire un’azienda è nata «perché un nostro parente ha riscontrato una patologia molto grave, sclerosi multipla, e negli anni abbiamo cercato di lenire i dolori o i sintomi. – racconta il titolare – Dopo anni di appuntamenti presso medici, con continue modifiche del piano di terapia, ci siamo rivolti a Google e in prima battuta ci ha fatto vedere il CBD. All’inizio non voleva prenderlo perché aveva paura si trattasse di DROGA, ma dopo avergli spiegato che è un prodotto privo di effetti droganti lo ha provato. Il giorno dopo si è presentata a casa mia e mi ha chiesto: «cos’è questo prodotto? Dopo 7 anni che non dormo e ho male a tutte le articolazioni, ho dormito ininterrottamente e mi sento molto rilassata». Così dopo questo strepitoso riscontro per far conoscere questo mondo a più persone possibili è nato Sea Of Green.
Fare impresa con la cannabis – soprattutto in Italia – è estremamente difficile, che tipo di problemi avete dovuto affrontare?
L’unico problema è che ci dobbiamo sempre confrontare con la politica nazionale e con i loro slogan contro la cannabis light, che creano sempre incertezza ai clienti e ai pazienti.
Avete mai avuto problemi legali o di censura sui social?
Problemi legali non ne abbiamo avuti, anche perché comunico con la politica e con le forze dell’ordine. Prima dell’apertura mi sono recato dal sindaco per spiegargli bene il nostro progetto, un progetto di sensibilizzazione che da ai pazienti la possibilità di informarsi. Ho anche invitato le forze dell’ordine nel nostro stabilimento dove produciamo infiorescenze CBD. Erano molto contenti e hanno capito il nostro operato.
Dall’altra parte abbiamo avuto sempre problemi con i social media in generale, due pagine Facebook sono state chiuse. Non possiamo mai fare promozione, e per questo utilizziamo meno questi strumenti di comunicazione.
Avete un aneddoto particolare o curioso che vi è successo in questi anni di attività?
Si, prima dell’apertura del negozio – quando abbiamo iniziato a ricevere i primi prodotti dai nostri fornitori – alla vista di questi movimenti sono giunte in negozio due donne anziane, fra i 75 e i 90 anni, che hanno chiesto se si trattava della fornitura di droga. L’hanno detto ridendo e poi sono uscite dal negozio.
Come vi immaginate il futuro di questo settore, nei prossimi 10 anni?
Speriamo che la nostra amata pianta sarà libera e senza restrizioni…
Dopo la Germania quale sarà il prossimo paese a legalizzare?
La vera domanda che mi faccio è: cosa succederà alla normativa europea quando la Germania legalizzerà? La speranza è che la Germania cambi qualcosa sulla normativa europea, considerando che attualmente ha già un vasto consenso fra i paesi nordici, obbligando così anche l’Italia a seguirla.
In che modo cambierebbe il vostro lavoro se la cannabis fosse legale?
Se fosse legale finalmente si potrebbero fare grandi investimenti nell’attività. Attualmente non si investe tanto nel futuro perché ci sono grandi incertezze.