Scrog multi-strain
Vi presento il mio ultimo ciclo multi-strain, in cui ho avuto l’occasione di coltivare alcune piante davvero interessanti, sia da semi, sia da talee (Berry, Kush e Choco) gentilmente offerte da un amico.
In totale ho coltivato:
6 Critical
2 Berry Widow
2 Chocolope F3
3
“8Ball” Kush
2 Chocotonic
1 Krome White x Chocolope
GERMINAZIONE E SEMINA
Per la germinazione ho seguito il metodo classico, mettendo i semi tra due tovaglioli di carta inumiditi e posti tra due piattini al buio, aggiungendo una spolverata di acido gibberellico (fitormone) per stimolare la germinazione che è avvenuta in 8 ore. Successivamente ho seminato in alcuni bicchierini posizionati sotto una lampada CFL Phytolite da 200W; nel frattempo ho messo a radicare le talee in buste di plastica (tipo Ziplock) innaffiando con acqua a pH 6.7 a cui ho aggiunto del Root Juice.
Dopo 5 giorni ho spostato le giovani piante in una growbox più spaziosa da 80×80, proseguendo l’irrigazione con acqua e Root Juice (5ml/L) e riducendo l’umidità al 72%.
Al 7° giorno la prima talea di Berry Widow ha radicato e quindi è stata travasata, mentre le altre talee hanno tardato ancora qualche giorno. Dopo circa 10 giorni tutte le piante nate da seme sono state travasate in vasi da 6,5L e messe sotto una lampada Sylvania HPS Agro da 400W, che ho poi mantenuto per tutta la crescita vegetativa.
Il terriccio che ho utilizzato in questa fase era prefertilizzato a 18-14-10 NPK: 70 litri mescolati a 25 litri di terriccio All-Mix e 30 litri di perlite a grana media.
CRESCITA VEGETATIVA
Sostituendo la CFL con una HPS la temperatura è subito salita a 31° e, complice l’umidificatore mezzo rotto, l’umidità si è abbassata al 60%. Ho allora rimediato con dei bicchieri d’acqua e dei fazzoletti per mantenere l’umidità minima almeno al 65%.
Dopo aver trasferito anche le altre talee nella growbox, ho sperimentato una potatura su 3 delle 6 Critical. Anziché tagliare i rami dei primi internodi, come si fa di consueto, ho provato a tagliare con una lametta i germogli dei rami laterali, notando subito un maggiore sviluppo delle cime apicali.
Successivamente, ho irrigato aggiungendo 0,25g di sale inglese e 0,5ml di calcio chelato, per sopperire alle carenze dovute all’acqua filtrata dall’addolcitore; per lo stesso motivo dalla 2° settimana ho aggiunto anche 1g di magnesio in polvere e 2ml di calcio ogni 6 litri d’acqua. Nonostante questi accorgimenti, si sono manifestate delle carenze su alcune piante. In seguito ho scoperto che parte del problema era dovuto proprio al tester del pH che aveva modificato la propria taratura.
A 20 giorni dalla germinazione, ho spostato le piante in una growbox più spaziosa da 120×120, riducendo in questo modo la temperatura a 28°-30°C, ma determinando anche un abbassamento dell’umidità al 55%. Ho poi proseguito irrigando con acqua decantata e non addolcita sperando di recuperare le carenze di microelementi, aggiungendo ogni tanto 2,5ml/L di Canna Vega.
Dopo una settimana circa di topping, LST e potature ho montato le reti per iniziare lo sviluppo orizzontale dello Screen Of Green, per arrivare ad occupare tutta l’area della growbox con “schermi” da 25×25 sopra ogni pianta.
A parte la Critical che ha avuto qualche problema, le piante hanno risposto molto bene allo SCROG, soprattutto la Chocolope F3 che in poco tempo è diventata la pianta più grande.
A circa 45 giorni dalla germinazione ho proceduto con l’ultimo travaso spostando le piante dai vasi da 6,5L a quelli da 16L. Nel frattempo ho sostituito l’HPS da 400W con una HPS da 600W, riuscendo a mantenere i valori a 28° con il 58% d’umidità utilizzando un estrattore con una portata da 425 m³/h, che ho dovuto insonorizzare per ridurre le vibrazioni, costruendo una cassa di truciolato e riempiendola di polistirolo.
FIORITURA
Con poco meno di 2 mesi di crescita vegetativa, ho ripulito le piante dalla maggior parte dei rami piccoli, ho legato quelli principali e ho fatto il cambio di fotoperiodo per iniziare la fioritura, irrigando con 1ml/L di Alga Bloom.
Tutte le piante sono “esplose” in fioritura. Dopo un’attenta valutazione della situazione, ho deciso di spostare in outdoor le 4 piante meno produttive del ciclo, questo per fargli terminare la crescita sul balcone e riservare maggiore spazio allo sviluppo delle piante rimaste nella growbox.
Purtroppo alcuni problemi nel corretto assorbimento di tutti gli elementi sono proseguiti anche durante la fioritura, con eccessi di azoto e carenze di potassio che hanno portato ad alcune necrosi fogliari. Osservando lo sviluppo della coltivazione, sono giunto alla conclusione che (a parte il tester del pH sfasato) il problema principale è stato l’addolcitore dell’acqua.
Un raccolto un po’ deludente rispetto alla quantità prodotta ma davvero superbo rispetto alla qualità raggiunta, ogni strain ha sviluppato pienamente il proprio aroma caratteristico con un’abbondante produzione di resina che ha ricoperto tutte le cime. In generale sono comunque soddisfatto di questo ciclo che, anche se ha prodotto meno di quanto mi aspettassi, mi ha permesso di capire molte cose sull’acqua d’irrigazione e sull’assorbimento degli elementi da parte della pianta. Tutti insegnamenti di cui farò sicuramente tesoro nel mio prossimo ciclo.
Ugoxtutti
(dal forum di enjoint.com)