Alla scoperta delle piante italiane, il progetto di AICG
In Italia abbiamo una grande tradizione florovivaistica, con milioni di specie italiane, molto variegata e differenziata ma spesso poco valorizzata. Dal 2012 esiste l’AICG, associazione senza scopo di lucro che raccoglie i centri di giardinaggio o garden center, ovvero aziende florovivaistiche che si occupano della vendita al dettaglio di fiori e piante e di strumenti per il giardinaggio, l’orto e la vita all’aria aperta. Con più di 120 i soci in tutta Italia la giovane AICG ha messo in rete tutti questi imprenditori specializzati nella vendita al dettaglio di fiori, piante e accessori e gli ha permesso di confrontarsi sui problemi da risolvere e sugli obiettivi da raggiungere.
In autunno è partito il progetto “Alla scoperta delle piante italiane”, che consiste in degli incontri mensili, organizzati all’interno dei garden aderenti ad AICG, per promuovere il made in Italy, i vari distretti florovivaistici e per far capire l’importanza della filiera italiana florovivaistica. Al momento gli appuntamenti sono stata annullati, per ovvi motivi ma presto ripartiranno. Abbiamo raggiunto al telefono il vicepresidente Davide Michelini per conoscere meglio questo progetto e la realtà di AICG.
Qual è l’obiettivo di AICG?
Creare rete per il settore poiché i centri di giardinaggio sono un segmento importante della filiera florovivaistica italiana. Abbiamo avuto molti risultati positivi: sia l’opinione pubblica che chi deve scrivere le leggi cominciano a capire cos’è un garden center e uno dei grandi obiettivi è anche quello di avere un riconoscimento giuridico, oltre che una semplificazione normativa. Ci si muove su vari livelli e ci siamo divisi in gruppi di lavoro per le varie tematiche da affrontare.
“Alla scoperta delle piante italiane” è uno dei vostri progetti che ha l’obiettivo di valorizzare il made in Italy, di cosa si tratta?
La scoperta delle piante italiane è un progetto a tappe a lungo termine che ci auguriamo durerà anni. Un viaggio in tutte le produzioni florovivaistiche italiane, poiché lo Stivale ha un patrimonio importante anche in floricoltura e nel florovivaismo. In Italia coltiviamo una quantità di specie e varietà che vanno dal fiore stagionale all’erbaccia perenne fino alla pianta fiorita da interno per arrivare alla pianta da giardino o da frutto, in una quantità incredibile di specie e varietà. L’obiettivo è far capire ancora di più l’importanza dei garden nella filiera florovivaistica italiana, promuovere il made in Italy e promuovere i vari distretti produttivi delle diverse specie, suddividendole in gruppi di piante. Un viaggio mese per mese che è iniziato a ottobre con le piante acidofile parlando soprattutto della zona di alta produzione dell’alto Piemonte e Lombardia; e proseguito a novembre con le piante da frutto dei vari distretti produttivi dalla Puglia alla Toscana, raggruppate in base al periodo di vendita. A dicembre e gennaio abbiamo parlato delle piante da appartamento e a febbraio degli ulivi.
Le coltivazioni sono talmente tante in Italia che si può fare il giro delle regioni più volte. Aggiorneremo il calendario e ci auguriamo di ripartire anche a gennaio 2021.
Perché puntate sulle piante italiane, sono poco conosciute e/o valorizzate?
Entrambe le cose, serve per far conoscere tutti questi gruppi di piante e far sapere alla gente che vengono prodotte, cresciute e coltivate in Italia. Tra l’altro parlando di queste piante si può anche parlare della bellezza dei luoghi che le producono perché spesso i distretti floricoli sono anche posti meravigliosi. Il nostro interesse è sensibilizzare i visitatori all’acquisto di piante italiane per dare uno sbocco sempre maggiore ai floricoltori e florovivaisti italiani e creare sempre più questa catena della filiera florovivaistica italiana. Varie ragioni ci spingono a questa scelta, non prettamente economiche, tra le tante il fatto che i produttori di molte piante fiorite che si coltivano in alcune zone fanno fatica a farle arrivare in tutta Italia, perché si è persa questa cultura e c’è poca sensibilità da parte dei consumatori e a volte anche dai gardenisti. Quindi c’è la volontà di unire i tanti valori che porta in sé ogni produzione italiana.
C’è una pianta italiana che secondo te tutti dovremmo avere a casa?
La lavanda è una pianta italianissima che cresce principalmente tra le montagne e le colline dell’estremo ponente ligure. Ancora oggi ci sono delle antiche distillerie che fanno l’olio essenziale di lavanda e ci sono anche dei progetti di recupero per le zone di coltivazione, come la riviera dei fiori. La lavanda cresce a tutte le latitudini e ha un potere calmante, inoltre è profumata e potata nel modo giusto riparte ogni anno sempre più vigorosa.
Trattate anche la canapa?
Qualche garden ha avviato la vendita e anche in Liguria hanno cominciato a coltivarla. È una produzione italiana che si è sempre usata per i tessuti e le sue proprietà, e noi siamo disponibili e aperti alla sua diffusione.
a cura di Acirne