Sciamani, raver e psiconauti: un libro per approfondire
Arriva in libreria Dallo sciamano al raver di Georges Lapassade (1924-2008), riedizione del saggio uscito nel lontano 1980 e a tutt’oggi tappa fondamentale della ricerca sugli stati modificati di coscienza. Come chiarisce il curatore Gianni De Martino, ciò equivale alla nozione di “transe” (o “trance”), ormai «…entrata nel vocabolario dei “gruppi del potenziale umano” della bioenergetica e del movimento politico della “nuova coscienza” sostenuto da una forte sensibilità neo-umanistica, per approdare infine nell’attuale rinnovamento della psichedelia».
Non a caso il ricercatore parigino finisce con l’enunciare una definizione antropologica della transe come stato modificato di coscienza culturalmente elaborato, socializzato e ritualizzato.
Punto qualificante è l’interpretazione delle espressioni “dionisiache” del contemporaneo, che si tratti dei rituali a base di ayahuasca o della taranta salentina, di questa spasmodica ricerca di transe, di “uscire fuori” che sembra accomunare soprattutto le nuove generazioni globali. Pratiche che, pur forse avendo perduto la forza rivoluzionaria delle origini, «possiedono ancora il potere luminoso e magico di rigenerare e sanare la nostra coscienza individuale, ma soprattutto quella collettiva, visto che il significato ultimo della transe, se è concesso, pare essere proprio questo: rimetterci in armonia con l’universo».