Sceletium Tortuosum
Famiglia: Mesembryanthemaceae/Aizoaceae Genere: Sceletium
Specie: Sceletium tortuosum
Nomi: Kougoed / Kaugoed (Afrikaans); Kanna / Canna (Hottentot); Mesembryanthemum (Afrikaans)
Provenienza: Repubblica Sudafricana Principi attivi: Sceletium tortuosum contiene alcaloidi in percentuale pari all’1-1,5%
: Mesembrina (l’alcaloide principale: 0,3 e 0,86% rispettivamente nelle foglie e nel fusto); Mesembrone; 4’-O-Demetilmesembrenolo; Tortuosamina
Uso storico: L’utilizzo di Sceletium Tortuosum da parte dei pastori e cacciatori-raccoglitori sudafricani come empatogeno e rilassante è accertato fin dalla preistoria. Storicamente alcuni gruppi nativi sudafricani utilizzavano le parti aeree di Sceletium Tortuosum per preparare il “kaugoed”, ovvero una poltiglia che veniva masticata a lungo per estrarne il succo che veniva poi ingerito. Alcuni autori riportano come il kaugoed venisse talvolta assunto come tè (Jacobsen 1960), come tabacco da fiuto (Jacobson 1960), oppure fumato assieme alle foglie di “dagga” (Cannabis sativa).
Gli usi tradizionali della materia vegetale secca hanno incluso la soppressione della fame e della sete (soprattutto da parte dei pastori che dovevano percorrere grandi distanze), la sedazione ed il miglioramento dell’umore. In piccole dosi viene tutt’ora usato per il trattamento delle coliche nei neonati, aggiunto ad un cucchiaio di latte materno. Secondo alcune fonti Sceletium Tortuosum era impiegato anche dai guerrieri per dissipare la paura o la depressione che poteva manifestarsi dopo una battaglia particolarmente violenta. La prima testimonianza scritta sull’uso di questa pianta risale al 1662, ad opera dell’esploratore olandese Van Riebeeck. Nel 1685, il governatore della colonia olandese del Capo, Van der Stel, notò come le tribù native fossero solite compiere lunghi viaggi pur di poter raccogliere gli esemplari migliori della pianta.
E secondo resoconti risalenti a più di due secoli fa, gli Ottentotti masticavano le radici della pianta con questi risultati: “Si risvegliavano i loro spiriti animali, i loro occhi scintillavano e le loro facce mostravano riso e gaiezza. Apparivano migliaia di idee deliziose, ed una piacevole baldoria che gli permetteva di divertirsi con semplici gesti. Prendendone in eccesso perdevano la coscienza e cadevano in un terribile delirio.” In realtà, in epoche successive non è stato più riportato l’uso narcotico/allucinogeno di questa pianta. Alcuni botanici hanno infatti ipotizzato che la kanna allucinogena potesse essere cannabis o altre piante inebrianti, come diverse specie di Sclerocarya della famiglia degli anacardi.
Uso attuale: Oggi Sceletium Tortuosum viene commercializzato sotto forma di estratti, compresse e capsule e consigliato per il trattamento degli stati d’ansia, della depressione, come supporto per la cessazione dal vizio del fumo, e nel caso di deficit dell’attenzione. Una dose tipica oscilla fra i 50 ed i 100 mg una o due volte al giorno. In programmi di recupero per tossicodipendenti, sotto la supervisione di personale medico, la dose può essere aumentata anche a 200 mg due volte al giorno.
Molti utilizzatori di Sceletium Tortuosum hanno riferito che il rilassamento indotto dalla pianta permette di concentrarsi maggiormente sui pensieri, sulle sensazioni interiori e sulla bellezza della natura. Altri hanno segnalato anche una accresciuta eccitazione sessuale (M. T. Smith, N. Gericke, et al). Alcuni report di psiconauti descrivono Sceletium Tortuosum come utile per la meditazione. Gli effetti collaterali, segnalati da una minoranza degli utilizzatori, includono: lieve cefalea, lieve nausea, perdita di appetito, momentanea irritabilità, insonnia se assunto prima di andare a dormire. Nessun grave effetto collaterale è stato comunque documentato. Alcuni consumatori hanno riferito un effetto sinergico tra Sceletium e alcool o Cannabis sativa. In particolare in letteratura si riporta il caso di un poliassuntore che ha sperimentato un episodio di flashback traumatico in seguito all’assunzione concomitante di alcool, Cannabis e Sceletium. Il materiale vegetale può essere fumato, sniffato od assunto oralmente. Le dosi attive e gli effetti sono strettamente legati alla modalità di assunzione prescelta.
Coltivazione: I semi dei Mesembriantemi non presentano difficoltà di germinazione se affidati ad un suolo sabbioso e adeguatamente drenato. Dal momento in cui compare il secondo paio di foglie la pianta è autonoma e cresce in fretta divenendo succulenta. La fioritura avviene in primavera e dura mediamente da 3 a 4 settimane.
Legislazione: In Italia nè la mesembrina, nè il mesembrenone, nè il 4’-O-demetilmesembrenolo nè la tortuosamina, nè l’intera pianta o parti di essa sono inseriti nella tabella I di cui all’art.14 del DPR n. 309/90. Non esistono attualmente in alcun paese restrizioni legali a carico di Sceletium tortuosum o dei suoi principi attivi.
fonti: R.E. Shultes, L’enciclopedia delle piante allucinogene; ISS, Smart Drugs;
Entheogen Dot, Empathogenic Effects of Sceletium tortuosum; Mesembriantemi, Cactusedintorni.com; Kanna effects. Iamshaman.com; A natural mood elevator, Sceletium.org; About Sceletium, Sutherlandia. com; Meditation & Kanna, Thekannashop.com, Mesembrine, Wikipedia.org
a cura di SD&M www.psiconautica.tk