Sarà davvero il governo del cambiamento?
Sicuramente nessuno degli elettori del Movimento 5 Stelle o della Lega avrebbe mai potuto immaginare un epilogo del genere, ma questo è quello che è successo e ora stiamo tutti a vedere quanto, questa inaspettata alleanza basata su un contratto, potrà veramente essere incisiva sul benessere e sulla qualità della vita di chi si è sentito suddito e non cittadino, per decenni e decenni.
Per qualità della vita intendiamo anche e soprattutto la possibilità di affermare l’indiscussa priorità che, in una società civile, devono avere le battaglie di rivendicazione per i diritti civili ed individuali, come lo Jus Soli, il diritto a decidere sulle condizioni di fine vita, sulla indiscussa legittimità delle Famiglie arcobaleno, sulla strenua difesa di leggi sempre scomode alla destra e alla Chiesa come la 194 che contempla il diritto di poter ricorrere all’interruzione di gravidanza e, chiaramente, anche al diritto di poter consumare e coltivare cannabis in piena libertà e senza alcun danno alla sicurezza e alla salute pubblica.
Potrà mai la componente progressista di questa alleanza riuscire a convincere quella conservatrice sull’importanza di queste tematiche e, soprattutto, potrà mai proporre leggi senza il rischio di far cadere il governo a causa di questioni che ancor oggi risultano di secondaria importanza e che non sono contemplate nel contratto sottoscritto dalle due componenti? Fidiamo ancora adesso nella buona fede di chi, come il deputato M5S Vittorio Ferraresi, ha sempre sostenuto con determinazione la nostra battaglia per la legalizzazione e speriamo che la sua proposta di legge, bocciata nella precedente legislatura, venga ripresentata al più presto.
Abbiamo avuto l’opportunità di conoscere il neo ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in occasione di un’audizione in Commissione Giustizia, dove svolgendo il ruolo di presidente in quella circostanza, ha avuto modo di apprezzare il nostro contributo in opposizione alla Fini-Giovanardi e in virtù di quel suo apprezzamento vogliamo sperare che non abbia perso la sensibilità sull’argomento.
Ho avuto modo di incontrare Luigi Di Maio all’entrata della Camera e abbiamo avuto la sua assicurazione sul pieno sostegno del M5S riguardo la legalizzazione della cannabis e anche qui vogliamo credere che non siano state solo parole di circostanza.
Infine abbiamo ascoltato, con molto interesse, il discorso del Presidente della Camera Roberto Fico e con fiducia vogliamo credere che la sua affermazione sul voler dare priorità assoluta alle proposte di legge di iniziativa popolare possa portare, nel prossimo futuro, al dibattito parlamentare la proposta sulla legalizzazione firmata da 60.000 cittadini.
Diamo ancora un po’ di tempo a tutti perché siamo assolutamente consapevoli della difficoltà dell’esperimento governativo, ma è sicuro che alla riapertura dei lavori dopo la pausa estiva chiederemo di poter essere ricevuti dal Capo Politico del Movimento, dal Presidente della Camera, dal Ministro della Giustizia e dai parlamentari con i quali abbiamo sempre collaborato e, solo allora, potremo capire se il cambiamento è veramente in atto!
a cura di Giancarlo Cecconi
portavoce ASCIA e CIP