Santo Daime: il libro sui principi della dottrina della foresta
Per la prima volta in italiano, Il Vangelo secondo Sebastião Mota accompagna alla comprensione profonda della dottrina del Santo Daime e della sacralità dell’ayahuasca attraverso le parole di uno dei suoi fondatori
Per la prima volta tradotto in italiano e presentato con il testo originale a fronte, Il Vangelo secondo Sebastião Mota offre una visione profonda e umana di un maestro spirituale che è stato uno dei punti di riferimento più importanti all’interno della comunità del Santo Daime.
Rispetto all’edizione brasiliana del 1998, questo volume edito da Spazio interiore che inaugura la collana Stella Azzurra diretta da Walter Menozzi, è arricchito da tre interviste inedite (una del 1982 e due del 1988) che approfondiscono, tra gli altri argomenti, la questione dell’origine della Santa Maria, come viene chiamata la cannabis dai daimisti. Sebastião Mota conobbe infatti questa pianta attraverso una rivelazione spirituale e apprezzò le sue qualità curative a tal punto da difenderne l’utilizzo in tribunale all’interno delle cerimonie religiose.
Sebastião Mota de Melo nacque nel Seringal Monte Ligía nel 1920, dimostrando fin da subito una spiccata propensione per i viaggi astrali e le visioni di creature incantate della foresta. La sua carriera di guaritore e oratore ebbe inizio nei piccoli insediamenti rurali nella foresta della valle del Rio Juruá, e il suo sviluppo mediamico nella dottrina spiritista avvenne grazie al suo amico kardecista Oswaldo. Nel 1957 si trasferì con la famiglia a Rio Branco, dove visse una vita da colono, prendendosi cura dei malati nel suo circolo di parenti, amici e protetti.
Come discepolo di Mestre Irineu, gli fu affidato il compito di diffondere il Culto del Santo Daime in tutto il Paese e oltre i confini nazionali. Nel 1974 fondò l’ente religioso e filantropico chiamato CEFLURIS (Centro Eclettico della Fluente Luce Universale Raimundo Irineu Serra), un’associazione non profit responsabile del lavoro spirituale svolto con l’ayahuasca. Nel 1980 trasferì la comunità, che viveva nei dintorni di Rio Branco, in un’area incontaminata della foresta chiamata Seringal Rio do Ouro. Nel 1982 pose le basi per l’insediamento che oggi è diventato Vila Céu do Mapiá. Negli ultimi anni ricevette con affetto i discepoli provenienti da tutto il mondo. Fece alcuni viaggi nel sud del Paese per visitare le chiese che si stavano formando intorno ai suoi insegnamenti. Morì il 20 gennaio 1990 a Rio de Janeiro.
In questo libro si ritrovano gli insegnamenti della dottrina della foresta, una raccolta di discorsi informali di Padrinho Sebastião Mota registrati e trascritti da Padrinho Alex Polari de Alverga nell’arco di una decina d’anni e precisamente dal 1982 al 1990. Una fonte d’ispirazione per coloro che lavorano seriamente sia con il Daime che nei rituali con l’ayahuasca e uno strumento utile per portare luce e una corretta informazione per sanare l’ignoranza i fraintendimenti che in Italia avvolgono queste tematiche.