Samara, Sud Africa: dopo 170 anni tornano i leoni
Una coppia ha speso 25 anni per riportare aree di pascolo allo stato naturale e il risultato è impressionante
Un piccolo miracolo.
Siano nella riserva “privata” Samara in Sud Africa dove nel 2019 si decise che i leoni potevano essere reintrodotti allo stato selvaggio perché l’ecosistema avrebbe potuto re-inglobarli senza stravolgimenti catastrofici.
Samara fa parte del Great Karoo, zona semi-arida dove un tempo c’erano leoni e ghepardi in abbondanza. Poi è venuto l’uomo, con i recinti, i campi coltivati, le tenute, i pascoli per mucche. L’ultimo leone qui morì nel 1840; l’ultimo ghepardo nel 1870.
Le sorti di Samara cambiano nel 1997, grazie a Mark and Sarah Tompkins. I due comprano 11 tenute per un totale di 27,000 ettari nel giro di 25 anni per il solo scopo di restituire la terra allo stato selvaggio.
Hanno iniziato con poco. Hanno tolto inferriate che separavano i lotti e per i primi anni non hanno fatto niente altro se non lasciare la terra da sola in modo da potersi rigenerare secondo i suoi ritmi. La savana era erosa dal tempo e dagli allevamenti intensivi. Anche se potrebbe non sembrare, c’è della biodiversità anche nella savana, e occorreva lasciarla rigenerarsi da sola.
Pian piano la flora ritornò allo stato naturale; le prime foreste fecero la loro comparsa e i vari fiumiciattoli aiutarono la rigenerazione dell’area. Tutto questo fece sì che a Samara tornassero specie animali erbivore importanti: elefanti e antilopi. L‘habitat era favorevole. Nel 2003 i due reimmisero pure i ghepardi nei loro terreni che potevano contare sulle specie erbivore più piccole per saziarsi. Erano tre, oggi sono almeno 50.
Nel 2019 arrivarono i primi 3 leoni che hanno decisamente cambiato Samara, rendendola quella che è ora. Data la loro natura di predatori, i leoni hanno portato ad avere più carcasse per gli sciacalli, che così hanno mangiato meno antilopi. Nel contempo hanno preso a nascere anche più gnu, aumentando la varietà e la biodiversità secondo ritmi che solo la natura conosce.
Magia delle magie, ad un certo punto compaiono anche giraffe, zebre, rinoceronti e leopardi.
Una storia bella e di speranza che lascia aperta una curiosità: ma come campano Mark e Sarah? I due hanno aperto Samara al turismo, organizzando safari e altre attività per i visitatori. E non intendono fermarsi.
Ora l’idea è quella di creare un corridoio per gli animali che possa collegare Samara al Karoo’s Camdeboo National Park e al Mountain Zebra National Park per creare zone di transito, un tempo normali per i grandi migratori. Se questo dovesse realizzarsi, a questi grandi animali saranno regalati oltre 500,000 ettari di terreno per il loro movimento e per la loro riproduzione.