Salviamo insieme la canapa italiana!
Oggi, alla Camera dei Deputati, ci sarà una conferenza stampa sugli effetti nefasti dell'emendamento, ma sono diverse le azioni messe in campo a cui è possibile partecipare
Se passasse l’emendamento previsto dal governo al disegno si legge sulla Sicurezza, per la canapa italiana, e le filiere faticosamente costruite negli ultimi anni, potrebbe essere la fine.
La proposta infatti, senza tener conto delle sentenze europee (come quella della Corte di Giustizia che ha stabilito che il CBD prodotto legalmente in un Paese membro deve poter circolare anche negli altri Stati dell’unione) e italiane (come quella del Tar di inizio 2023 che, intervenendo sul decreto officinali che voleva ridurre l’uso della canapa a semi e fibra, aveva sottolineato che non si possono limitare gli usi della pianta senza una motivazione accompagnata da dati scientifici, vorrebbe eliminare la possibilità di coltivare le infiorescenze.
EMENDAMENTO CANAPA: LA CONFERENZA ALLA CAMERA
La reazione delle associazioni di settore non si è fatta attendere e oggi andrà in scena, alla Camera dei Deputati, una conferenza stampa per sottolineare i danni che l’emendamento porterebbe se entrasse in vigore. Si tratta di un incontro tecnico che inizierà alle 17.30, organizzato dall’On. Matteo Mauri, Vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali, e che vedrà la partecipazione di rappresentanti delle associazioni di settore.
“L’emendamento in questione rappresenta una minaccia significativa per il settore, mettendo a rischio la chiusura di circa 3mila aziende e la perdita di oltre 10mila posti di lavoro”, sottolineano da Canapa Sativa Italia evidenziando che: “Le infiorescenze della canapa, infatti, sono una componente essenziale del ciclo produttivo, utilizzate in vari ambiti industriali e commerciali. Il divieto proposto non solo compromette il libero mercato e viola le normative europee consolidate, ma solleva anche questioni di costituzionalità”.
LA DENUNCIA ALLA COMMISSIONE EUROPEA
Ma le iniziative messe in campo sono diverse, come la denuncia alla Commissione Europea presentata sempre dall’associazione, che ha risposto che l’avrebbe presa in considerazione.
QUI il modo per partecipare alla denuncia.
SEQUESTRI: CAUSA PER DANNI CON PREGIUDIZIALE
Gli avvocati Simonetti-Miglio stanno proponendo un’azione legale per danni. Anche senza dissequestro, invia le analisi con tutti i limiti rispettati, specialmente se la merce è rovinata. Oppure è possibile presentare documenti quali sentenza di assoluzione, referti tossicologici, dissequestro e quant’altro, per valutare la possibilità di una richiesta di danni con pregiudiziale in corte di giustizia Europea.
RICHIESTA D’AIUTO AI CONSIGLIERI REGIONALI
“Invitiamo tutti gli operatori del settore a inviare una comunicazione per esempio via email alle associazioni di categoria e ai consiglieri regionali per chiedere azioni concrete alle regioni rispetto all’emendamento 13.6”.
QUI le istruzioni per contattare i Consiglieri regionali.