Salmo – Mr Antipatia (txt)
Ou, non starmi addosso ciuccia balle. Ou!
Ormai vi sto sul cazzo in varie situazioni, da ‘sti marci suoi al fatto che vi faccio nomi e cognomi. Sono una “Merda d’artista” tipo Piero Manzoni, è scritto nei cromosomi, Maurizio Show, voi state boni. Ho una ventina d’anni e perdo colpi al volo, scrivo, lavoro, la gente guarda male, pensa che parlo da solo, frasi in testa da ripetere, è dai tredici anni che non riesco a smettere, più filo per trasmettere. Mi passavano le cassette rap, i mangianastri SAP, roba in strumentale, americani e Watt, erano più bassi della mia statura, mi prendevo cura di ogni incastro ritmico e di ogni misura, avevo fotta robusta come Bertolli, neanche oggi mi controlli che ti porto a spasso come il trolley. Sono il classico tipo che se ti passa affianco, poi ti sta sul cazzo a pelle, ma non sai il perché. Rap da ultimo boy scout, mando la città in black out, me ne fotto se tu fai sold out, al tuo trash preferisco Smash Mouth, game over da Wipe Out. Azzardo come ??? con ??? Apocalypse Now. Avete meno contatto della scherma, io che ingoio amaro più dell’Averna, musicalmente siete down. È che mi strozzo con i fili delle radio quando vedo il vostro video sul programma, yo. Carico lessico Kalašnikov a ogni persona, mi parlano di musica e nessuno me le suona. Non state in piedi, io vi porto a casa in braccio, vi rincoglionisco come la bonga senza il ghiaccio!
Io non ho un cazzo da spartire con te, capita! Mi state tutti sui coglioni perché capita! Sono antipatico di mio quindi, capita, quindi, capita, quindi, capita! Gia, vi guardo male in ogni caso, capita! La spallata se mi passi a raso, capita! Sono antipatico di mio quindi, capita, quindi, capita, quindi, capita!
Capita che tu mi parli per tre ore e non rispondo, son di poche parole, quello in silenzio sullo sfondo. Non sono mai stato di buona compagnia, monotonia, tra me e te non ti aspettare sintonia e dimmi, come va il mondo? Bene. Come va il mondo? Male. Se Cherubini che lo spiega così “Tanto Tanto” con giudizio personale vorrà dire che tra il dire e il fare c’è di mezzo un mare di merda dov’è facile affogare. Posso stare ancora alzato ad elencare le stronzate che hai inventato, ogni infamata ad ogni agglomerato. Ehi, sono fatto così, non mi va bene mai niente e dal nervoso perdo i decimi. Eccomi, uomo depresso? Cazzo vuoi, la colpa mica è mia se non sorrido spesso, è che è troppo presto per essere felici, vita da città ma vedi che manca il sellino alla mia bici? Hai sbagliato se hai pensato che fotto donne dei miei amici, cazzo dici, ti saluto male e senza buoni auspici. “Capita che” ci si avvelena facilmente, occhi rosso sangue e questa volta non sarà apparente.
Io non ho un cazzo da spartire con te, capita! Mi state tutti sui coglioni perché capita! Sono antipatico di mio quindi, capita, quindi, capita, quindi, capita! Gia, vi guardo male in ogni caso, capita! La spallata se mi passi a raso, capita! Sono antipatico di mio quindi, capita, quindi, capita, quindi, capita!
Capita!
Capita!
Io non ho un cazzo da spartire con te, capita! Mi state tutti sui coglioni perché capita! Sono antipatico di mio quindi, capita, quindi, capita, quindi, capita! Gia, vi guardo male in ogni caso, capita! La spallata se mi passi a raso, capita! Sono antipatico di mio quindi, capita, quindi, capita, quindi, capita!
Salmolebon, capito no?
Cercate di mettere su un po’ di palle, tanto da riuscire ad usarle come appoggio.
Oh gibbo, cancherati pure nel tuo malessere e morirai solo in preghiera, ciuccia balle.