Grow

Romulano Indoor

Strain: ROMULANO
Seeds Bank: NEXT GENERATION SEEDS

Questa varietà è stata soprannominata “Romulano” dopo che la gente disse scherzando che “l’Alto” potrebbe intaccare la testa, producendo “Creste” come quelle di “Star Trek” guerriero con razza con lo stesso nome.

SETUP
– Culti-Box 1m x 1m X 2m per la fase di fioritura con lampada Agro-Hps 600 watt. + eventuale 250 watt con riflettore ad Ali di Gabbiano e uno Stuco classico
– Grow-Box di 60cm x 60cm X 1,40cm per la fase di vegetativa con lampada MH da 250 watt con riflettore classico Stuco
– Scaffale a due ripiani, uno per i Neon 4 x 18 watt per Talee e Germinazione e uno per il Neon-Kit della Megalux con 2 x 55 watt Neon luce blu (6400 K.) con 11000 lumen per la prima fase di vegetativa
– Due Ventilatori uno oscillante e uno a clips con un aspiratore TT Vents Bluberg 125mm e un iniettore TT Vents 100mm
– Vasi da 2,5 per la vegetativa e 11 litri per la fioritura
– Terra e perlite della Bio-Bizz
– Nutrienti per le prime quattro settimane organici sempre della Bio-Bizz, poi sono passato alla nuova linea Feeing Mostly Indica della Green House Seeds.

I valori di EC non li ho tenuti in conto mentre il PH l’ho misurato sempre, come dalla mia prima esperienza con questo hobby, usando le classiche cartine acquistate in Farmacia. Le prime volte per una questione di economia, poi col tempo mi sono abituato e mi ci sono da allora sempre trovato bene.

GERMINAZIONE E FASE VEGETATIVA
Dopo avere messo i 5 semi regolari di Romulano in un posto caldo e umido tra due fazzoletti di carta, dopo circa 1 giorno tutte le radichette sono sgusciate fuori dai semi e messi subito in bicchieri di carta con terra e perlite.

Per la fase di SeedLing ho messo i bicchieri di carta sotto i neon da 18 watt per 2/3 giorni, dopodiché sotto ai 2 neon da 55 watt cad. per le 2 settimane successive di fase vegetativa con un ciclo di luce di 24/24 ore, per poi concludere la terza settimana di crescita a 18/6 ore di luce sotto il bulbo MH da 250 watt prima di passare poi alla fase di fioritura. Questa scelta, oltre per un risparmio energetico l’ho fatta soprattutto per una questione di tecnica e miglioramento per la fase di crescita delle piante che a parere mio è poi quella che deciderà il proseguimento in positivo o semmai in negativo della fase successiva. Infatti, la prima fase di crescita vegetativa sotto la luce dei Neon, ti da la possibilità di mantenere grazie al poco calore sprigionato dalle luci, le punte delle piantine molto vicino ai tubi di luce, favorendo così, una prima crescita, che renderà le piante molto robuste e col gambo più rinforzato, ma soprattutto con internodi molto ravvicinati, che poi passando alla 250 watt MH si potrà ben completare la fase pre-fioritura. Dopodiché, ho deciso di forzarle in fioritura ad un’altezza sui 20/25 cm.

Per le prime quattro settimane di fioritura in vasi da 11 litri, ho usato un fertilizzante biologico della Bio-Bizz composto da 4ml di Bio-Grow, 2ml di Bio-Bloom, 2ml di Top-Max e fino alla fine 1ml di Pk 13/14 il tutto per 1 litro di acqua. Per le successive settimane fino a 10 giorni prima della fine ho interrotto il Bio-Bizz e lo ho sostituito con il fertilizzante minerale offertomi gentilmente dalla Green House Seeds, specifico per piante maggiormente a dominanza Indica.

Parlando di misure, ne approfitto per aprire una parentesi ricordando che la temperatura e l’umidità sono sempre state stabili intorno a valori di 26/28 gradi, e umidità intorno al 45/55%.

Le piantine hanno nel frattempo raggiunto una modesta altezza, intorno ai 20cm e, sia per la fretta di scoprire quante femminucce avrei trovato, sia perché lo streeching di questa genetica va intorno al 100%, ho deciso di forzarle a fiorire, trasferendole nella Grow-Room per la fioritura e scoprire se lo stress e la fortuna mi avrebbero dato almeno un paio di sessi femminili.

R. 2 settimane veg.

R. 3 settimana veg.

FASE DI FIORITURA
Dopo avere messo il timer ad un foto periodo di 12/12 ore, circa 20 giorni dopo ho incominciato ad intravedere lo spuntare dei primi pelucchi bianchi su ben 3 delle 5 piante. Contento della proporzione, ho trapiantato subito le tre femmine in vasi da 11 Litri di terra e perlite, e posizionati in posizione di attacco!

Le altre due piante maschio, una delle quali era molto esile, le ho messe in outdoor, e la più bella ho deciso di tenerla fino a fine fioritura, per poter raccogliere poi il polline e utilizzarlo per qualche incrocio in futuro. Tornando alle piante in indoor, per le prime 4 settimane ho mantenuto un periodo di luce di 12/12 ore al giorno, per poi cominciare dalla quinta settimana ad accorciarlo giornalmente fino ad arrivare alla sesta settimana di fioritura con un ciclo di luce di 11/12 ore. Infine ho deciso di abbassare ancora le ore di luce con un periodo di 10/13 ore al dì dalla settima fino all’ottava settimana. La temperatura mi ha dato del filo da torcere come l’umidità, visto che all’esterno nel mese di Luglio e metà agosto qui al Nord-Italia il clima era davvero insopportabile. Per mantenere l’umidità ad un tasso del 40% circa e un calore fino a 34 gradi in alcuni giorni ho dovuto aggiungere al resto dell’attrezzatura un altro iniettore d’aria da 125mm per potere lottare con il pericolo di muffe o botriti.

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Alla settima settimana ho eseguito appunto come dicevo il tradizionale risciacquo alle radici con acqua a PH 5, versando per ogni vaso 20 litri di acqua ciascuno, per proseguire poi fino alla fine dell’ottava settimana di fioritura facendo seccare bene il substrato e preparare le piante al taglio, più asciutte possibili, con una umidità del 35% che le ha accompagnate per quasi tutte le settimane di Fioritura.

Infine, prima del fatidico momento della potatura, quasi rattristato dal dovere porre fine a questa fantastica avventura, ho lasciato le piante per circa 48 ore nella Grow-Box con le attrezzature spente al buio completo, per “spremere” le piante delle loro ultime rimanenze di resina. Mentre scattavo le foto di rito alle miei tre compagne di avventura già fantasticavo sulla mia prossima ma imminente esperienza di crescita, con l’unico quesito: la scelta dello Strain…

Simon



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