Riscaldare la piscina con un data center? Oui, à Paris!
Prendete una serie di segnalazioni per il troppo inquinamento acustico, 45 tonnellate di CO2 emesse all’anno, il tutto generato esclusivamente da server e dal loro sistema di raffreddamento e cercate una soluzione green.
E’ quanto affrontato dalla società Stimergy, che ha risolto aggiungendo all’equazione una piscina da riscaldare nel cuore di Parigi, facendo tutti felici.
La piscina del quartiere Butte-aux-Cailles a Parigi è parte integrante di un impianto per lo stoccaggio dati. Di fatto questi grandi server generano una quantità molto alta di calore e vanno mantenuti a una temperatura controllata, solitamente tramite un sistema di ventole ed aria condizionata a metano. In questo caso i macchinari vengono raffreddati a zero emissioni, e senza la necessità di utilizzare del carburante, semplicemente posizionando i data center nel locale tecnico della piscina comunale e utilizzando l’acqua come mezzo di raffreddamento.
L’enorme quantità di calore prodotta dai server verrebbe altrimenti dispersa e con ulteriori costi; in questo sistema l’acqua della piscina rimane a una temperatura di 27 gradi, viene risolto sia il problema acustico sia quello economico offrendo un servizio in più agli abitanti.
Spesso le soluzioni sostenibili risultano essere anche quelle più economiche, il difficile è riuscire a modificare il nostro modo di vedere i problemi, cambiando prospettiva, senza appellarsi di continuo ai combustibili e derivati, ricadendo nel circolo vizioso che caratterizza le scelte degli ultimi decenni e di cui stiamo iniziando a subire gli effetti collaterali.