Ricette dal mondo
La storia del gusto si muove di pari passo all’evoluzione umana. Gli Italiani hanno avuto grande fortuna in questo senso, siccome il nostro popolo è costituito da centinaia di diverse influenze. Mori, vichinghi, romani, greci, francesi e svariate altre influenze hanno modificato il nostro palato, elevandolo a una capacità sensoriale superiore. Come noi, mille altri.
L’umanità è una e oggi giorno, in questi tempi grigi simili al Medioevo ce ne stiamo dimenticando. La cucina cinese per esempio si avvicina molto alla nostra, immensa e variopinta. E quella taiwanese è riuscita a mantenere le tradizioni del passato ed evolversi in quella che io credo essere una delle più interessanti al mondo. Ravioli al vapore e fritti, piatti di pesce e carne speziati che presentano infinite sfaccettature. In un paesino del nord, sulla costa, abbiamo gustato la crema di Taro servita in un croissant francese. Un connubio tra l’antico e il nuovo che ha stravolto il mio palato. Il Taro è un tubero simile alla patata viola ma più amidaceo, mescolato con una crema pasticciera e servito in un croissant caldo. Croccante, caldo, perfetto. Lo stomaco è considerato, nella cultura orientale, il cervello delle emozioni. Limitarsi a una cucina sola e rifiutare nuovi sapori è come decidere di imparare la matematica dei numeri e ignorare quelle delle variabili. Come mangiare con il naso tappato.
Siamo, noi umani, una meraviglia del creato. Lo stomaco, una macchina perfetta. Andate e degustate. E smettetela di vivere a un terzo delle vostre possibilità.