Reverse Graffiti
In piedi, di fronte ad una delle gallerie più sporche di tutta Leeds, England. Paul Curtis detto “Moose” vide i segni lasciati dalle spalle di barcollanti ubriaconi e dalle dita di bambini curiosi così, con solamente un paio di calzini come strumento nacque il “Reverse Graffiti”.
Niente vernici, niente deturpazione. Moose crea la sua arte pulendo; rimuovendo lo sporco e le polveri dell’inquinamento. Una volta terminata l’opera non rimane nessun tipo di rifiuto, solamente le tracce di un capolavoro totalmente eco-sotenibile. Graffiti al contrario insomma; invece di utilizzare vernici tossiche si fa un favore all’ambiente ripulendo i muri delle nostre città dalle polveri sottili, e allo stesso tempo creando un opera d’arte.
Le tecniche sono diverse, ma tutte raggiungono lo stesso obiettivo. Meno sporcizia e maggiore bellezza cittadina. A seconda del luogo e del tipo di superficie da lavorare, i “calzini” possono venire sostituiti da lance ad alta pressione che però, per conservare la totale assenza di impatto ambientale, utilizzano rigorosamente acqua piovana raccolta! Negli ultimi 10 anni, Moose ha affinato e migliorato la sua tecnica, grazie alla quale ha acquisito sempre più notorietà, fino al punto di cominciare a ricevere veri e propri incarichi su commissione. Non solo, la sua idea fu trovata così ingegnosa che sono cominciate a nascere molte agenzie le quali utilizzano questa modalità per campagne pubblicitarie vere e proprie. Visto i bassi costi per la creazione e la possibilità di piazzamento su qualsiasi superficie, numerose ditte e multinazionali note, hanno da subito investito in questo fenomeno dando vita a quello che molti pubblicitari chiamano “streetbanding”.
Cosa che a mio parere rende queste opere ancora più uniche e interessanti è la loro breve vita. Diversamente dai graffiti comuni questi hanno una durata limitata.. Infatti a seconda del livello d’inquinamento, del passaggio di pedoni, del clima, del tipo di superficie ecc… Possono durare dall’ 1 ai 5 mesi. La passione di Moose per questo tipo di graffitti legali è veramente immensa, nonostante all’inizio venne etichettato come vandalo dagli organi mediatici.
Il movimento di pressione “Keep Britain Tidy” (manteniamo la Britannia pulita) si oppose fortemente ai Reverse graffiti. Nel 2005 ne apparvero alcuni sul Wills Memorial Building a Bristol, per rimuoverli vennero spesi ben £750.000 (attorno al milione di euro). Curtis venne accusato di aver infranto la legge sui comportamenti anti-sociali ma, fino ad ora la sentenza e le implicazioni reali non sono ancora conosciute. Numerose istanze da varie autorità sono state mosse contro questo fenomeno. Fortunatamente nessuna di esse è mai riuscita a trovare un appiglio legale per proseguire. In quanto, come dice proprio Moose “Nessuno possiede lo sporco”!
Thanks to: http://reversegraffitiproject.com
Andrea Carrara