Resistenza umana
In queste ultime settimane si parla molto delle posizioni annunciate dal Ministro Ferrero sulle nuove norme in materia di droga introdotte lo scorso febbraio e sulla riduzione del danno. Tutto questo parlare di Ferrero di fatto però ha aiutato soprattutto per non dire esclusivamente quella fetta (secondo molti molto consistente) del centro-sinistra più morbida (per non dire altro) sul fronte antiproibizionista. Ferrero infatti dopo aver ricevuto molte critiche si è dovuto affrettare a precisare come le posizioni espresse fossero da ritenere esclusivamente personali e non di Governo. Questa precisazione, che sembra essere stata richiesta da Prodi in persona, ha di fatto azzittito il dibattito all’interno dell’Unione, senza tuttavia far cessare polemiche strumentali, utili solo al fronte proibizionista contro il quale ci siamo scontrati negli ultimi cinque anni. Ed intanto la gente va in galera…
Archiviata quindi anche la campagna elettorale per il referendum costituzionale, quella per le amministrative e le difficoltà per la composizione del nuovo esecutivo e l’elezione del Presidente della Repubblica, infatti, appaiono deboli e senza alcun seguito le affermazioni del Ministro Ferrero che, appena poche ore dopo aver ricevuto il suo incarico, annunciava solennemente l’intenzione di abrogare l’attuale legge sulla droga per andare verso una depenalizzazione del consumo. Ad osservare l’agenda di governo, che contiene le priorità calendarizzate per i primi cento giorni, si vede benissimo come quella che dal Ministro della Solidarietà Sociale è riconosciuta come una vera propria emergenza, tale non è per la maggior parte dei suoi colleghi all’interno del Consiglio dei Ministri, a cominciare dal Presidente del Consiglio. Proprio nel momento in cui emergono con maggiore evidenza gli effetti più criminogeni e liberticidi del provvedimento approvato dal precedente esecutivo, non possiamo che prendere atto del fatto che dovremo conviverci ancora per molti mesi. Nel frattempo qualcuno andrà in vacanza mentre altri, meno fortunati, si troveranno nel pieno dell’estate (che, come già ampiamente dimostrato dai fatti dello scorso anno, è il periodo peggiore per chi si trova costretto ad avere a che fare con la giustizia in questo Paese) a confrontarsi con situazioni grottesche più che paradossali, spesso drammatiche.
Avremmo preferito un atteggiamento più responsabile da parte del neo-ministro Ferrero, ed ancor più da parte di chi, come il ministro della Salute, già con questa legge, può fare. Per tentare di arginare i disastri che potrebbero derivare da una situazione come questa, già più volte abbiamo chiesto un intervento da parte del Ministero della Salute che, per mezzo di apposito decreto, andasse a modi care in senso meno restrittivo la tabella contenente le quantità massime relative a ciascuna sostanza. Anche il Ministro Turco in passato ha speso parole eloquenti e impegnative in merito, ma – come spesso ci troviamo ad osservare – sono le azioni che contano…
Ci troviamo di fronte sempre più ad una situazione critica determinata anche, ma non solo, dalle nuove norme volute dal Governo Berlusconi nella scorsa legislatura, soprattutto in termini di confusione, nella lettera della legge, ma soprattutto nell’applicazione pratica. E questo vale per gli operatori delle forze dell’ordine, per i magistrati, e vale a maggior ragione per le persone che loro malgrado si trovano coinvolte in situazioni che diventano spesso paradossali e perfino grottesche. Ed allora per tentare di dare un aiuto concreto in questo senso, la nostra Associazione ha istituito a partire dalla fine dello scorso maggio un servizio di consulenza e assistenza legale fornito da uno staff di esperti professionisti che, oltre a rispondere attraverso il sito alle domande più frequenti, si propone anche di offrire, ove possibile, una tutela personalizzata che può arrivare alla difesa in giudizio. Abbiamo acquisito, e per questo li ringraziamo pubblicamente, professionalità importanti e riconosciute, come quella di Massimo Ribaudo, coordinatore del servizio e nuovo Responsabile Giustizia di Antiproibizionisti.it. Oltre a Ribaudo al momento il servizio di consulenza ed assistenza legale può contare sull’avvocato Carlo Alberto Zaina, patrocinante in Cassazione e Magistrature Superiori; sugli avvocati del foro di Roma Andrea Testa e Deborah Maidecchi; sull’avvocato di Ravenna Luca Donelli; e sul costituzionalista e Avvocato dello Stato Massimo Giannuzzi.
Proprio Massimo Ribaudo in una recente intervista ha chiarito il senso di questo nuovo servizio: «Siamo in presenza di una legge che pone in mano a prefetti ed organi di polizia giudiziaria una congerie di norme affastellate tra loro affatto chiare. Questo determina una crescita della paura e della confusione. Lo abbiamo notato dalle centinaia di richieste che sono arrivate già a partire dalle prime ore, soprattutto richieste da parte di professionisti, che lavorano, che sono perfettamente integrati nella società e che ora hanno semplicemente paura. Nel nuovo portale legale vogliamo combattere questa paura, cercando di offrire veri e propri strumenti di difesa».
La nostra associazione non è nuova a questo tipo di iniziative, basti pensare al filo diretto che io stesso curo sul sito o a quello ben più importante del Professor Gian Luigi Gessa, considerato da molti uno dei più importanti scienziati sul campo delle droghe. Queste “rubriche”, come e soprattutto il nuovo servizio legale, vogliono tentare di porre l’associazione vicina a chi ogni giorno subisce i nefasti effetti del proibizionismo, in modo che nessuno si senta totalmente abbandonato a se stesso.
Questo vuole e deve essere il nostro contributo alla quotidiana lotta per la sopravvivenza, del diritto, e di noi stessi.
Andrea de Angelis
Presidente di Antiproibizionisti.it