Repubblica Ceca: un emendamento per forzare la discussione sulla legalizzazione
Un emendamento alla legge per la legalizzazione della cannabis è stato presentato dopo mesi di stallo
Era il 2022 quando Jindřich Vobořil, ex coordinatore nazionale antidroga della Repubblica Ceca, presentò al consiglio dei Ministri il piano per la legalizzazione e la regolamentazione del mercato della cannabis.
La tassazione delle sostanze che creano dipendenza a seconda della loro dannosità, il lancio di un mercato regolamentato della cannabis, l’aumento della spesa per la prevenzione e il trattamento delle dipendenze erano tra i primi passi delineati nella bozza del piano per la regolamentazione del governo ceco per affrontare i temi degli stupefacenti e delle dipendenze da lì al 2027.
Il processo però ha subito diversi ritardi tanto che, mentre la Germania legalizzava, in Repubblica Ceca sembrava che la discussione si fosse fermata.
REPUBBLICA CECA E LEGALIZZAZIONE
A fine novembre però, nel Paese è stata approvata una riforma del codice penale che segue l’introduzione della legge sulle sostanze psicomodulatrici dell’anno scorso, e fornisce un nuovo quadro giuridico per la regolamentazione delle sostanze psicoattive che si dividono in proibite e che presentano un rischio elevato per la salute pubblica, sostanze in fase di valutazione i cui effetti non sono ancora del tutto compresi (come ad esempio l’HHC) e infine le sostanze psicomodulatorie, considerate a basso rischio, come il kratom e la cannabis a basso contenuto di THC, che saranno legali dall’estate del 2025. La legge prevede anche l’autoproduzione di non più di tre piante di cannabis e il possesso di non più di 50 grammi di cannabis all’aperto e 25 grammi in casa.
IL NUOVO EMENDAMENTO
Ed è a questo punto, da quanto racconta Business of Cannabis, che si sarebbe inserito il nuovo emendamento che vorrebbe forzare la discussione sulla legalizzazione. Si tratta di un emendamento preparato dal think tank Rational Addiction Policy, in collaborazione con avvocati penalisti, e presentato dal partito dei Pirati.
L’emendamento, infatti, punta a «garantire che vengano raggiunti gli obiettivi dichiarati dell’emendamento al Codice penale, vale a dire depenalizzare effettivamente il consumo di cannabis per uso personale, e non solo a livello teorico“.
La preoccupazione principale riguarda proprio il limite massimo di 50 grammi di fiori secchi per i coltivatori domestici, che l’organizzazione sottolinea essere decisamente troppo basso, considerando che un coltivatore esperto può produrre da 100 a 500 grammi da una singola pianta.
Il dott. Tomas Ryska, direttore di Atrasana Czech e membro di RARE, ha dichiarato a Business of Cannabis che «il fatto che la questione sia stata formalmente portata all’attenzione del Parlamento è un passo importante».
«Ora dovranno discutere questo disegno di legge dal punto di vista di una regolamentazione completa. Il dibattito è appena iniziato. Si inizierà con l’auto-coltivazione, ma si discuterà anche di emendamenti e miglioramenti alla legislazione attualmente in fase di revisione».
Sebbene l’emendamento sia stato ufficialmente depositato, la data per la sua valutazione non è ancora stata fissata.