Regrowing: coltivare grazie agli scarti vegetali
Piantare gli scarti della verdura e degli ortaggi è un ottimo metodo per avere prodotti freschi a costo zero
Sapevate che si possono far verdure, partendo dagli scarti vegetali che produciamo? Questo tipo di giardinaggio si chiama regrowing, termine inglese che letteralmente vuol dire “ricrescita”, e si basa sul riutilizzo degli scarti vegetali che vengono piantati e coltivati. È una forma di propagazione vegetativa, dato che prendendo alcune parti della pianta madre si ottiene una nuova pianta che ha esattamente le sue stesse proprietà.
Una tecnica molto efficace ed economica per ridurre gli sprechi alimentari, produrre meno spazzatura e avere verdure e ortaggi freschi.
ORTAGGI E VERDURE DA UTILIZZARE
Non tutti i vegetali sono adatti a questo tipo di coltivazione ma comunque sono numerosi gli ortaggi e le verdure che possono essere “ripiantati” all’infinito e dare vita a nuove piante.
In genere si usa la base della pianta (il culetto) che viene tagliata e messa in un contenitore di vetro con un po’ d’acqua per fare in modo che si sviluppino le radici e successivamente la pianta nuova, ma in alcuni ortaggi si utilizza la calotta superiore, come le carote, oppure i germogli che si vengono a formare.
Per la buona riuscita del regrowing è fondamentale che ci sia il sole e che la temperatura non sia mai troppo bassa, il classico davanzale di casa può essere il posto perfetto purché sia assolato. Inoltre non bisogna immergere troppo la pianta nell’acqua che potrebbe degradarsi a causa del marciume radicale, è sufficiente mantenerla a contatto con l’acqua per circa 1 cm. Basta infilzare leggermente degli stuzzicadenti ai lati dello scarto utilizzato appoggiandoli ai bordi del contenitore di vetro: in questo modo rimarrà sospeso.
Nel giro di pochi giorni inizierà a crescere la verdura o l’ortaggio che poi si potrà consumare; ad esempio le insalate e il radicchio inizieranno presto a fare nuove foglie e in 15/20 giorni potranno essere consumate. Dopo il secondo raccolto potrete ripiantare la verdura in un vaso pieno di terriccio, ben esposto alla luce. Grazie al nuovo nutrimento la pianta riprenderà con vigore la sua crescita e potrà donare un terzo raccolto!
Probabilmente è meglio cominciare con un prodotto semplice come il cipollotto, i cui risultati si possono osservare già dopo pochi giorni, ma anche con i porri, il basilico (utilizzando i gambi), il sedano o la lattuga.
Le verdure migliori per questo tipo di tecnica sono:
- porri;
- cipolle;
- insalata;
- sedano;
- finocchio;
- radicchio;
- aglio;
- ananas.
Oppure le seguenti erbe aromatiche, tenendo presente che vanno utilizzati gli steli o i germogli:
- menta;
- basilico;
- citronella;
- coriandolo.
Assicurarsi che l’ortaggio non sia stato conservato per troppo tempo in frigorifero, che sia biologico e soprattutto che non sia stato sottoposto a trattamenti chimici aggressivi perché questi fattori potrebbero compromettere la ricrescita.
BENEFICI
Praticare il regrowing sicuramente ci permetterà di consumare cibo a km0, senza nessun costo e soprattutto ci aiuterà a evitare sprechi e ridurre il nostro impatto ambientale sul mondo.
Le verdure che non verranno coltivate o che non sono adatte al regrowing si possono comunque aggiungere al compost, per creare un fertilizzante naturale molto efficace a costo zero.
A cura di Acirne