20 principi per una regolamentazione responsabile della cannabis
Il lungo dibattito sulla regolamentazione della cannabis negli ultimi anni s’è fatto sempre più acceso e articolato. Oggigiorno ci sono oltre 50 paesi che hanno legalizzato l’uso medico della cannabis, altri paesi invece ne hanno regolamentato anche l’uso ludico per adulti e presto molti altri seguiranno questi trend.
La regolamentazione della cannabis quindi si prefigura come la soluzione ideale per rimediare a decenni di illegalità e criminalizzazione ingiustificata, facendo però attenzione agli interessi individuali delle aziende che possono incidere negativamente sul mercato in questione.
Per scongiurare questi effetti indesiderati alcuni membri dell’International Drug Policy Consortium (IDPC), una rete globale che si concentra su questioni relative alla produzione, al traffico e al consumo di droga e promuove un dibattito obiettivo sull’efficacia delle politiche sulle droghe a livello nazionale e internazionale, hanno proposto 20 principi basati essenzialmente sulla giustizia sociale e l’inclusione dei diritti umani che dovrebbero essere sempre presenti in qualsiasi quadro normativo per i mercati della cannabis, sia per uso medico che ludico, e non solo.
SALUTE E DIRITTI UMANI PER LE PERSONE CHE USANO DROGHE
1. Proteggere i diritti
I mercati regolamentati garantiscono la salute e la protezione dei consumatori. La regolamentazione difende i diritti delle persone che fanno uso di droghe, mentre le leggi riguardo il lavoro proteggono i lavoratori del settore dallo sfruttamento.
2. Salute pubblica e riduzione del danno
La regolamentazione può essere un potente strumento di riduzione del danno. Riduce la criminalizzazione nei confronti delle persone che fanno uso di droghe consentendo l’accesso ai servizi sanitari e garantendo una fornitura sicura delle sostanze stupefacenti.
3. Autonomia, libertà e privacy
Le regolamentazioni dovrebbero cercare un giusto equilibrio tra i diritti individuali di autonomia, privacy e la protezione della salute pubblica. Tutte le restrizioni devono essere basate su delle prove.
4. Accesso basato sui bisogni
Per diventare una valida alternativa al mercato illegale, i mercati regolamentati hanno bisogno di essere accessibili e rispondere ai bisogni dei consumatori, includendo anche gli utilizzatori di prodotti farmaceutici a base di cannabis.
GIUSTIZIA SOCIALE
5. Coinvolgimento comunitario
I sistemi legali dovrebbero essere aggiornati attraverso le conoscenze accumulate dalle persone coinvolte nei mercati attualmente illegali, dai coltivatori alle persone che trasportano, vendono e usano cannabis.
6. Transizione alla legalità
I mercati regolamentati garantiscono la salute e la protezione dei consumatori. La regolamentazione difende i diritti delle persone che fanno uso di droghe, mentre le leggi riguardo il lavoro proteggono i lavoratori del settore dallo sfruttamento.
7. Coltivatori in piccola scala
Al fine di garantire la sussistenza dei tradizionali coltivatori di cannabis, le normative legali dovrebbero dare priorità alla partecipazione degli stessi nella produzione ed assicurarsi che non siano sostituiti da nuovi operatori privati.
8. Risarcimento, soddisfazione e non-ripetizione
I quadri giuridici devono includere i risarcimenti per le persone che hanno subito la proibizione e la violazione dei diritti, inoltre dovrebbero destinare risorse per le persone che sono ingiustamente colpite dagli effetti delle restrizioni.
9. Usi tradizionali
Le regolamentazioni dovrebbero tenere conto dell’alto valore storico, tradizionale, culturale, religioso e medico della cannabis e assicurarne la preservazione.
COMMERCIO EQUO E INCLUSIVO
10. Modello economico inclusivo
I mercati legali dovrebbero cercare di distribuire potere e valore a tutta la filiera attraverso l’abilitazione dei modelli di business alternativi che responsabilizzano le comunità.
11. Diritti dei lavoratori
In un sistema legale i lavoratori devono godere di tutti i diritti del lavoro che possono essere rafforzati attraverso un sistema formale di supervisione.
12. Massimizzare il valore
I politici devono lavorare al fianco dei produttori e degli utilizzatori per sviluppare sistemi innovativi di certificazione che rafforzino la competitività dei produttori di piccole e medie dimensioni.
13. Sfida al commercio internazionale
I politici dovrebbero riflettere su come rimuovere le barriere legali che impediscono il commercio internazionale dei prodotti a base di canapa non medicale e allo stesso tempo proteggere i coltivatori tradizionali dell’introduzione di capitali esteri.
14. Ambiente e sostenibilità
Per affrontare i potenziali danni ambientali, i quadri giuridici devono includere normative rigorose, come ad esempio l’utilizzo di materiali riciclabili per il confezio namento, al fine di promuovere pratiche sostenibili su tutta la filiera.
COMPORTAMENTO CIRCA LE ATTIVITÀ AL DI FUORI DEL MERCATO LEGALE
15. Decriminalizzare l’uso di droghe e attività connesse
Un quadro legislativo equo non è compatibile con qualsiasi forma di punizione amministrativa o penale per l’uso di qualsiasi droga.
16. Proporzionalità
Quando mantenuta, la legislazione in materia di crimini legati alla droga come il narcotraffico, deve essere strettamente proporzionale al reato commesso, tenendo conto delle circostanze personali ed in ogni caso supportata da valide prove.
UN APPROCCIO SENSIBILE AL GENERE
17. Donne e coltivazione
In risposta alle discriminazioni e alle molestie delle donne nell’ambito della coltivazione, le normative legali dovrebbero stabilire una serie di protezioni sensibili al genere contro lo sfruttamento e l’abuso.
18. Accesso ai servizi
Un quadro legislativo equo non è compatibile con qualsiasi forma di punizione amministrativa o penale per l’uso di qualsiasi droga.
19. Uguaglianza
I legislatori devono intervenire tempestivamente per arginare qualsiasi disuguaglianza di genere o potere all’interno del mercato regolamentato.
MONITORAGGIO E APPRENDIMENTO
20. Raccolta di dati e feedback dalla comunità
I quadri giuridici devono costantemente rivedere le leggi alla luce dei dati oggettivi raccolti, delle lezioni apprese, dell’evoluzione del mercato oltre che ovviamente dai feedback forniti dalla comunità e dalla società civile.
Tratto da: IDPC International Drug Policy Consortium