Regno Unito: chiusa l’ultima centrale a carbone
Sostenibilità e salute pubblica. Sono queste le priorità del Regno Unito, che ha deciso di chiudere l'ultima centrale a carbone del Paese
È ufficiale: dopo aver alimentato il Paese per 57 anni, l’ultima centrale a carbone del Regno Unito, situata a Ratcliffe-on-Soar nel Nottinghamshire, chiuderà i battenti.
È la fine di un’era lunga 142 anni, iniziata nel lontano 1882 con la prima centrale a carbone del mondo a Holborn Viaduct, Londra, che sancisce l’impegno del governo britannico in questa lotta contro il cambiamento climatico.
Infatti, il Regno Unito è il primo Paese del G7 a dire addio a questa fonte fossile, con un passo tanto simbolico quanto concreto, che vuole favorire la sostenibilità ambientale e la salute pubblica.
Perché il carbone non è solo una delle principali fonti di emissioni di Co2, ma anche una minaccia per salute umana. In quanto, le centrali rilasciano nell’atmosfera particelle sottili e gas nocivi che a lungo termine possono causare problemi respiratori e cardiovascolari, soprattutto per chi vive nelle aree circostanti.
Addirittura si stima che solo nel Vecchio Continente l’inquinamento da carbone causi almeno 22.900 decessi prematuri ogni anno, per un totale di oltre 62 miliardi di euro di costi sanitari.
IL REGNO UNITO PUNTA ALLA SOSTENIBILITÀ, E L’ITALIA?
I continui disastri ambientali che puntualmente si abbattono sul nostro Paese non sembrano essere sufficienti per un cambio di rotta radicale (e al più presto necessario).
Infatti, se nel Regno Unito si festeggia un futuro più green, in Italia la produzione di elettricità da carbone nel 2022 è aumentata dell’82% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 21 terawattora.
A ridare speranza però sono le promesse (che speriamo si tramutino in azioni) del governo italiano, che si vuole impegnare per spegnere tutte le centrali a carbone entro il 2025. Fatta eccezione per la Sardegna, dove l’uscita è prevista tra il 2026 e il 2028.
Questa decisione si inserisce in un quadro di impegni ben più ampio, che, come stabilito dal Green Deal Europeo, ha l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.