Reggae Made in Italy
In occasione dell’intervista a Raina abbiamo deciso di dedicare l’intera rubrica al Reggae italiano, e in questo articolo proveremo a dare uno spaccato della scena; ci scusiamo fin da ora per il quadro sicuramente incompleto ma lo spazio è circoscritto quindi ci limitiamo a qualche input. Visto che l’estate è finalmente arrivata mi sembra giusto partire dando un occhio ai festival. Proprio in questi giorni se ne stanno svolgendo due che seppur giovani, entrambi alla loro quinta edizione, sono già diventati un riferimento per gli appassionati e non, parliamo del “One Love Festival” che si tiene a Latisana, storica sede del Rototom che per quest’edizione ci regala un cast d’eccezione tra i nomi spiccano Chronixx e i Morgan Heritage freschi di Grammy.
Correndo lungo la costa adriatica, ci imbattiamo invece nel “Bababoom” da sempre orientato più sui suoni roots & dub infatti nel cartellone troviamo nomi come Freddie McGregor e una yard Dub gestita e amplificata dal potente sound di King Shiloh. Naturalmente in questa breve lista non poteva mancare il Salento, con il “Casalabate Music Fest” che per questa edizione ci riserva una sorpresa: David Rodigan si prende una pausa e lascia spazio a nomi altrettanto importanti come Richie Stephens, Silly Walk e Agent Sasco. Molti i festival di altri generi che ospitano una serata dedicata al ritmo in levare, come il “Balla con i cinghiali” in Piemonte con ospiti Max Romeo & Family.
Voltando lo sguardo verso la parte più danzereccia di questa musica, penso che chiunque abbia passato anche un solo giorno in Salento abbia sentito parlare del “Mamanera”, yard gestita in passato dai Sud Sound System che hanno poi passato il testimone ad Heavy Hammer; in Calabria troviamo il “Percival” che ospita sound e artisti internazionali oltre che il meglio della scena italiana. Guardando alla bella Sicilia invece dobbiamo menzionare sicuramente il “Pata Pata” dove il sound di casa è Sicily Rebellious e un interessante progetto chiamato “Summerjuice” nella zona di Donnalucata. Come detto in apertura questi non sono che gli episodi più conosciuti della penisola ma per fortuna, anche se un po’ in calo, in tutte le maggiori città italiane ci sono crew e band attive che organizzano con costanza eventi di ottima qualità basti pensare a Perugia o alla Sardegna realtà attivissima sia per quanto riguarda gli eventi che per le band che sforna. Ed è proprio dalla Sardegna che vorrei partire per una brevissima carrellata su band e singer nostrani, infatti due delle band più interessanti della penisola sono senz’altro i Train To Roots e Forelock & Arawak. A contendersi questo titolo c’è sicuramente anche “Reggae Survival” di Raphael che sotto l’egida dell’americana Sugar Cane Records ha messo un altro importante tassello nella sua carriera.
Purtroppo lo spazio a disposizione è terminato, mi sarebbe piaciuto parlare dei Sud Sound System in Giamaica, delle etichette e delle radio, dei clash e dei sound system… Al prossimo articolo!
a cura di Leonardo Pascale