Referendum cannabis: 200 in sciopero della fame e si prepara il presidio notturno a Montecitorio
“Ci vediamo stasera. E stanotte. E fino a quando non tirano giù le mani dal referendum”. È il messaggio lanciato da Marco Cappato sui social che prelude ad una nuova battaglia per fare in modo che il referendum sulla cannabis possa vedere la luce questa primavera.
Il Comitato Promotore Referendum Cannabis Legale ha infatti reso noto che a seguito della diffida inviata sabato 25 settembre e, grazie all’interessamento diretto di centinaia persone, in queste ore le amministrazioni stanno iniziando a rispondere alle richieste di certificati. “Con molto ritardo rispetto alle 48 ore previste dalla legge, iniziano ad arrivare le risposte dei Comuni. Tuttavia, al momento è pervenuto al comitato meno di un terzo della documentazione necessaria: in soli due giorni sarà quasi impossibile recuperare il resto dei certificati e abbinarli alle rispettive firme. Per questo si rende indispensabile la proroga“.
A questo punto la proroga fino al 31 ottobre, che ad oggi vale per tutte le raccolte di firme dei referendum in corso, tranne che per quello sulla cannabis, diventa fondamentale, “anche per andare incontro alla novità della certificazione digitale e al carico di lavoro degli uffici elettorali dovuto alle amministrative in quasi 1.000 municipalità, compresi molti grossi comuni dove sono decine di migliaia le firme”, dichiara Marco Perduca, dell’Associazione Luca Coscioni e Presidente del Comitato promotore – spiegando che: “il Governo deve porre rimedio alla disparità di trattamento nei confronti della raccolta firma per il Referendum Cannabis Legale consentendo la consegna della documentazione necessaria entro il 31 ottobre”.
Intanto oltre 200 attivisti hanno iniziato lo sciopero della fame per chiedere il rispetto dei diritti democratici di oltre mezzo milione di cittadini: domani davanti a Montecitorio, a partire dalle ore 18, si terrà la manifestazione “Giù le mani dal Referendum!”. L’azione pacifica verrà portata avanti con un presidio notturno a staffetta fino al giorno seguente, quando si terrà il Consiglio dei Ministri.
Infatti a questo punto solo il Consiglio dei Ministri, che si riunisce mercoledì mattina, ha la possibilità di salvare il referendum con un provvedimento che conceda la proroga. Il messaggio di Meglio Legale è che: “Se non riuscirete a partecipare di persona, potrete aiutarci a difendere i diritti democratici di oltre mezzo milione di cittadini postando sui social con l’hashtag #GiùLeManiDalReferendum per tutta la notte!”.