Rafting: giù per il fiume!
Contrariamente a quanto si possa pensare, la discesa di fiumi o torrenti con il superamento di rapide, non rientra nella categoria degli sport particolarmente pericolosi. In generale basta saper nuotare, ed essere a conoscenza di quelle particolari tecniche, a seconda del mezzo scelto, per affrontare la discesa e gli ostacoli. Vi sono diversi sport di discesa da fiume, tra questi approfondiamo la disciplina del rafting.
I primi impieghi di “imbarcazioni pneumatiche” (otri di pelle gonfiati di aria) usate per scendere un fiume, risalgono addirittura agli antichi Babilonesi. Lo sport moderno nasce però negli Stati Uniti, dove già da tempo immemorabile i nativi pellerossa, e successivamente gli esploratori bianchi, erano soliti scendere (e risalire) i fiumi con veloci canoe, costruite con una struttura in legno e ricoperte in pelle.
Il rafting (dall’inglese raft, zattera) così come lo intendiamo oggi, è molto più recente e le prime prove e sperimentazioni sul fiume, sono state effettuate con canotti pneumatici residuati bellici della seconda guerra mondiale. E’ così che all’inizio degli anni ‘50 alcuni temerari hanno affrontato le rapide di fiumi molto impetuosi, come quelle dei Colorado, con un buon margine di sicurezza, trasportando tutta l’attrezzatura necessaria.
Ai nostri giorni, i gommoni da rafting hanno una chiglia pneumatica, e sono costruiti con materiali altamente resistenti all’usura, agli urti e alle sollecitazioni severe, caratteristiche della discesa delle rapide. Fin dalla sua nascita questa disciplina riunisce organizzazioni sportive e turistiche, che offrono i mezzi per rendere accessibile a tutti l’emozione di una discesa lungo il fiume, immersi – a seconda del grado di difficoltà del percorso – in una natura impetuosa o rilassante.
In Europa il rafting approda negli anni Ottanta, prima in Francia, poi in Italia (1987), dove era già conosciuto dagli sportivi che avevano compiuto alcune discese negli Usa. Nel giro di breve tempo nasce la Federazione Italiana Rafting che oltre ad organizzare eventi e manifestazioni su tutto il territorio, provvede a fornire l’importantissima formazione a tutti coloro che aspirano a diventare maestri, guide passando attraverso i gradi di aspirante guida e conduttore, insieme ad altri enti e associazioni locali.
Dato che il rafting è anche una disciplina sportiva a tutti gli effetti, la F.I.Raft. organizza annualmente il Campionato Italiano dove gareggiano numerosi club nelle varie discipline agonistiche (fondo, velocità e slalom). Al campionato può partecipare chiunque, nella categoria denominata “Turisti”. Le date del Campionato sono itineranti e si svolgono nei fiumi più belli del nostro territorio, e disponibili sul sito internet della Federazione, che in queste occasioni provvede anche a fornire gratuitamente il gommone ai partecipanti.
Il materiale indispensabile è composto, oltre al già citato gommone, da un giubbetto salvagente, una muta in neoprene, il casco di sicurezza e la pagaia; viene di norma fornito dalle numerosissime compagnie che curano e gestiscono la navigazione su diversi percorsi, sparsi su tutto il territorio nazionale; la conferma della non pericolosità di questo sport, è la vasta disponibilità di materiale speciale per bambini, a partire dai 6 anni.
Il successo del rafting è dovuto al fatto che è alla portata di tutti: basta saper nuotare e affidarsi all’esperienza delle guide che conoscono i segreti delle correnti. I fiumi navigabili sono classificati con una scala di difficoltà, da facile a difficile. Di norma viene praticato da marzo/aprile fino alla fine di ottobre, ovunque ci sia un fiume, a seconda delle condizioni climatiche e della portata dei fiumi stessi.
Vi invitiamo a visitare i numerosissimi siti presenti sulla rete, per avere maggiori informazioni sulla disciplina e sulle associazioni e iniziative nella vostra zona.
a cura di Maurizio Birocchi
fonte: www.federrafting.it