Radical Gardening: quando un orto rappresenta politica, utopia e ribellione
Nella percezione pubblica comune, il giardinaggio contemporaneo viene inteso come un’attività ricreativa suburbana, un’alternativa alla televisione o a Internet.
La quotidianità del giardino non è solo patio, grigliate, staccionate bianche e bordi erbosi. Dai vasi da davanzale alla serra, dal complotto politico al flower power, questo libro scopre e celebra momenti, movimenti e azioni dell’approccio popolare all’orticoltura e ai giardini.
Intreccia la storia dell’orto e del giardino alla controcultura, quella di singole piante, alla discussione delle politiche governative, la storia sociale dei gruppi militanti e delle loro campagne con il piacere dell’attività e le mani sporche di terra.
Riferimenti mediatici, pop e artistici riferiti alla cultura anglosassone si mescolano a foto di archivio e ad altre immagini per offrirci un nuovo punto di vista, informato e ispirato, su di un vecchio argomento.
George McKay è tra gli autori britannici più noti sugli aspetti della cultura alternativa che passano per la musica, la protesta, lo stile di vita. Insegna Studi culturali all’Università di Salford, in Gran Bretagna.
I suoi testi comprendono Atti insensati di bellezza (ShaKe, 2000), DIY Culture: party and protest in Nineties England, Glastonbury: a very english fair e Circular breathing: the cultural politics of jazz in Britain. Vive a Lancaster.
Il libro è disponibile QUI.