Quanto è concreta l’ipotesi di una guerra tra Marocco e Algeria?
Cresce la tensione tra Algeria e Marocco, i cui rapporti - già da tempo pessimi - rischiano di farsi esplosivi
Le tensioni tra Marocco e Algeria potrebbero aver raggiunto il più alto picco di crisi dagli anni 70. Tra le accuse rivolte da Algeri sul coinvolgimento di Rabat negli incendi che hanno colpito Cabilia e la mancata rinnovazione dell’accordo sul gasdotto che alimenta la Spagna, il 2021 si è rivelato un anno particolarmente travagliato per i due Paesi e ora la comunità internazionale teme l’inizio di una possibile guerra in una delle aree più stabili del continente africano.
Le ragioni della rottura dei rapporti tra i due paesi – ufficializzata il 24 agosto – sono molteplici. In primis, il ministro degli esteri algerino Ramtane Lamamra afferma di avere prove sufficienti per dimostrare il coinvolgimento del Marocco negli incendi a Cabilia nei quali hanno perso la vita in 90. Secondo il diplomatico di Amizour, Rabat avrebbe infatti cooperato con due organizzazioni terroristiche con il fine di innescare diversi incendi in Algeria, accuse però fermamente rigettate dal governo marocchino.
Il vero fulcro della questione è però un altro e la tensione tra i due stati non è in realtà una questione recente. Se, da un lato, il Marocco ha recentemente confermato il proprio supporto ad Israele, storicamente non in buoni rapporti diplomatici con il governo di Algeri, portatore di posizioni fortemente antisioniste, dall’altro l’Algeria ha per anni dato appoggio e ospitalità alla leadership del Fronte Polisaro, il movimento per l’indipendenza del Sahara Occidentale. Il territorio, al confine con Mauritania e Marocco, viene rivendicato dal governo marocchino dal 1957, e dal 1975 le tensioni sono aumentate esponenzialmente. Sebbene la Repubblica Democratica Araba Sahrawi sia infatti attualmente riconosciuta da 84 stati membri dell’ONU – che nel 1991 aveva enfatizzato, senza successo, l’importanza di un referendum popolare per l’autodeterminazione del popolo del Sahara Occidentale – le ingerenze di Rabat nel territorio sono cresciute fortemente negli ultimi anni. A partire dal 2020, grazie all’Accordo di Abramo, il Marocco ha potuto inoltre contare sull’appoggio degli Stati Uniti, che riconoscono ufficialmente la sovranità marocchina sul Sahara Occidentale, una posizione portata avanti da Trump e, per ora, non contestata dal governo Biden.
Le tensioni tra i due Paesi potrebbero comportare gravi conseguenze anche per l’Europa. Con il mancato rinnovamento dell’accordo MEG – che stabilisce il passaggio in Marocco di un gasdotto che dall’Algeria arriva in Spagna – il governo di Madrid perderà una fornitura pari a sei miliardi di metri cubi di gas in un momento in cui i prezzi dell’elettricità nel Paese sono aumentati in maniera preoccupante. Secondo alcuni la mossa di Rabat mirerebbe a consolidare una posizione forte non solo dei confronti del governo algerino ma anche dell’Europa, colpevole, tramite una pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, di aver annullato alcune parti dell’accordo agricolo tra UE e Marocco, particolarmente quella che dispone preferenze tariffarie anche per il Sahara Occidentale, sentenza in realtà impugnata dal Consiglio UE il 29 settembre.