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Quando l’esecuzione capitale si fa arte

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La storia è piena di decessi bizzarri e si sa la morte non guarda in faccia nessuno. A partire da Platone, morto a ottantadue anni perché camminando inciampò e morì affogando in una tinozza d’acqua, per arrivare a Tycho Brahe, fautore della rivoluzione scientifica e maestro di Keplero, morto per lo scoppio della vescica perché impossibilitato ad alzarsi durante un banchetto ufficiale. Nella pagina rock delle morti, solitamente ci si ritrova a parlare di abusi da stupefacenti, delle morti di Hendrix e Jonis Joplin o ancora trapassi dovuti all’alcool come nel caso di Bonham, morto durante il sonno nel suo vomito.

‘Ma ci sono morti in cui l’assurdo si fa largo. Sfortunatissimo è stato Mama Cass morto nel 1974 sempre per soffocamento ma dovuto ad un pezzo di prosciutto andato di traverso. Anche se indirettamente dovuto al suo stato di ubriachezza Jaco Pistorius, innovativo bassista statunitense morto nel 1987, venne ucciso a colpi di Karatè all’ingresso di un locale da un uomo della sicurezza, reo di aver interrotto un concerto di Santana e si ritrovò col cranio distrutto sul marciapiede. Micheal Hutchence vince il premio per la morte più innovativa del secolo, una formula che neanche i migliori torturatori del medioevo avrebbero pensato, è morto nel 1997 durante una strampalata pratica autoerotica che prevedeva un laccio intorno al collo durante la masturbazione, il risultato è stato l’autoimpiccagione involontaria.

 



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