Contro-informazione

Pulau Pari, gli abitanti dell’isola in Indonesia fanno causa a big del cemento

Holcim, che produce cemento in Indonesia dal 1971, è responsabile dell'emissione di oltre 7 miliardi di tonnellate di CO2

pulau pari cemento
La piccola isola di Pulau Pari ha subito due gravi inondazioni nel 2020.

La piccola isola indonesiana di Pulau Pari è minacciata dall’innalzamento dei mari, e per arginare la situazione sempre più preoccupante quattro residenti hanno fatto causa a Holcim, il più grande produttore di cemento al mondo, per ottenere un risarcimento danni. Holcim è accusata di essere la colpevole numero uno di emissioni di gas serra nell’isola, e la richiesta è di ridurre le emissioni del 43 per cento entro il 2030 e del 69 per cento entro il 2040.

Holcim ha sedi in 70 paesi, ma la causa è stata presentata in Svizzera, dove c’è la sede centrale. È stata intentata da una donna e tre uomini che hanno subito vari danni dallo stravolgimento climatico a Pulau Pari: l’albergo sulla costa di uno dei quattro, ad esempio, è stato inondato nel 2021. È la prima volta che un gruppo di persone fa causa a una multinazionale del cemento, la fabbricazione del quale produce una grande quantità di anidride carbonica: il 3 per cento delle emissioni globali.

Per produrre il cemento, infatti, servono temperature che superano i 1.400 gradi, e quindi molta energia. Inoltre, l’anidride carbonica è un prodotto di scarto inevitabile nella produzione del cemento, che viene realizzato a partire dal calcare. Il cemento, nemmeno a dirlo, è il più importante e diffuso materiale per costruire al mondo.

Al colosso del cemento Holcim, in particolare, si deve l’emissione di più di 7 miliardi di tonnellate di anidride carbonica tra il 1950 e il 2021, che equivale allo 0,42 per cento di tutti gli scarti industriali della storia dell’umanità. Per questo i quattro residenti di Pulau Pari hanno chiesto il risarcimento dello 0,42 per cento del totale necessario a mettere in sicurezza l’isola, ovvero poco più di 3.500 euro a testa.

Il denaro verrà usato soprattutto per piantare foreste di mangrovie, piante anfibie che hanno una grande importanza nel proteggere le coste dall’erosione. Un piccolo passo per proteggere l’isola, tra le più colpite da inondazioni negli ultimi anni. Solo nel 2020 ce ne sono state due, che hanno creato moltissimi danni alle abitazioni dei residenti.



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