Pubblicità e CBD: quali sono le cose che gli influencer devono sapere
È nozione comune dell’importanza del marketing digitale ai giorni nostri: in un mondo in cui i social racchiudono gran parte della popolazione mondiale, invece di puntare sulla carta stampata o sulle ADV legate ai motori di ricerca, sfruttare a proprio vantaggio il marketing social significa ottenere risultati migliori a fronte di spese pari se non proprio inferiori.
C’è indubbiamente da considerare un elemento: il marketing digitale per le aziende piccole che trattano in CBD può risultare ostico e le motivazioni sono abbastanza semplici da capire. Non è un problema di budget e soldi: per quanto numerose le piattaforme alla fine in qualche maniera questi si possono redistribuire correttamente; il problema principale è legato alle regole che gestiscono i contenuti presenti su questo o quell’altro social.
In questi casi quello che conviene fare è affidarsi a delle figure che già conoscono bene l’ambiente e le sue caratteristiche principali; gli influencer, in tal senso, risultano essere a dir poco perfetti perché se capaci sanno cesellare automaticamente l’argomento sulla base della piattaforma di riferimento.
Un influencer è in grado di creare un contenuto intorno a un prodotto come il Volcano Hybrid con una semplicità incredibile, senza contare poi l’effettiva efficacia della campagna marketing collegata.
Quali sono le cose che però un influencer o un’azienda deve sapere prima di lanciarsi all’interno di questo genere di campagna? Andiamole a scoprire insieme.
Smaller is better, più o meno
Per cominciare è bene partire da un concetto molto semplice: quello del microinfluencer.
Al giorno d’oggi siamo abituati a vedere aziende gigantesche utilizzare budget ingenti per cercare di accalappiare quante più persone possibili; in ambito del CBD, tanto le aziende quanto chi vuole fare questo di lavoro, devono avere contezza di quanto in realtà sia efficace la strategia opposto.
Piuttosto che i grandi influencer è bene puntare sui “micro”, ovvero sui content creator che forti di una community dalle dimensioni limitate sono in grado di trattare in maniera molto approfondita una nicchia tematica, creando valore e guadagnando in maniera particolarmente netta la fiducia del proprio pubblico. La competenza e l’expertise dimostrati dai micro influencer in questi contesti è di vitale importanza perché sono ciò che davvero riesce a convincere l’utente che si approccia a un determinato argomento (come il CBD) a fidarsi e a investire i propri soldi in un prodotto.
Gli eventi contano ancora molto
Nel mondo del CBD, come in quello di tanti altri settori, una delle cose più importanti è fare networking. Questo vuol dire che una maniera intelligente per anche soltanto approcciarsi a nuovi clienti da wannabe influencer o cercare nuovi strumenti per portare il proprio prodotto se si è un azienda, è lo stesso: andare alle fiere di settore o agli eventi nazionali.
In Italia ci sono diversi eventi che in tal senso possono risultare interessanti: c’è l’IndicaSative Trade di Bologna oppure i recenti Cannabis Caffé lanciati da Meglio Legale. Sono luoghi perfetti dove stringere legami che possono diventare utili per questioni lavorative.
Scopri quali sono i tuoi punti di forza
Diventare influencer significa far si che la propria opinione sia molto rispettata e apprezzata dalle altre persone; in tal senso diventa importante fin da subito capire quali sono i propri punti di forza.
Se si riconosce di avere una chiacchiera importante, avere un podcast o creare contenuti prevalentemente discorsivi da fruire attraverso le cuffie (sia sotto forma di video YouTube che di Reel su Instagram, per fare un esempio) è la scelta ideale; se si è di bell’aspetto invece i contenuti fotografici o video potrebbero essere i più interessanti.
Questo si rispecchia anche dal punto di vista del prodotto e del produttore: riconoscere i propri punti di forza è di fondamentale importanza per sapere come indirizzare meglio il prodotto dal punto di vista comunicativo.
Studiare, studiare e studiare
Questa è una regola sacrosanta che ipoteticamente si potrebbe applicare a qualsiasi grande concetto della vita. Per poter fare l’influencer di qualcosa è necessario avere contezza dell’argomento e padroneggiarlo a un livello che non viene condiviso dalle altre persone, tutto qua.
Questo non vale soltanto per l’argomento CBD ma anche in maniera più generica per tutto quello che riguarda semplicemente l’atto del vivere i social media. Quali sono i contenuti che vengono maggiormente spinti da una determinata piattaforma? E quali sono invece quelli che è meglio non pubblicare?
Avere contezza dei meccanismi interni di piattaforma e sostanze è tutto ciò che serve per poter crescere, tanto nella vita quanto nel proprio settore: non c’è informazione più importante di questa da dover tenere a mente.