Lo psicologo americano Martin Seligman e il suo team hanno trovato una ricetta per la felicità che richiede pochi minuti al giorno. Il metodo è scientifico, pubblicato con il titolo Positive psychology progress: empirical validation of interventions. Seligman, non a caso, è l’inventore della psicologia positiva, che prevede una serie di esercizi per aumentare la sensazione di benessere e diminuire i sintomi depressivi.
LA PSICOLOGIA POSITIVA PASSA DALLA PENNA
In quest’ultimo studio sulla psicologia positiva, Seligman consiglia una pratica molto semplice: la sera, una volta a casa, basta annotare tre cose accadute durante la giornata che vi hanno fatto stare bene e vi hanno reso felici. Bisogna scrivere l’essenziale, senza scendere troppo nei dettagli, e può trattarsi di qualsiasi cosa, anche la più (apparentemente) insignificante.
Saligman spiega che l’esercizio di psicologia positiva funziona perché di solito il nostro cervello è concentrato su ciò che va male e tende a rimuginare su quanto di spiacevole ci succede, senza soffermarsi sulle cose buone. Ci focalizziamo sui problemi, insomma, e non vediamo quanto di buono ci capita quotidianamente.
L’IMPORTANZA DEL DIALOGO
L’esercizio serve a concentrarsi invece su ciò che è andato bene, e lo fissa nella memoria grazie alla scrittura. Il cervello si abitua così a pescare i ricordi migliori, permettendoci di non venire assaliti da quanto di sgradevole ci è successo nelle ore precedenti. Si “rivivono” i momenti positivi, e questo ci rilassa e a lungo termine ci fa stare meglio, secondo Saligman.
Questa pratica di psicologia positiva, dice lo studioso, deve diventare un’abitudine fissa prima di iniziare a funzionare e cambiare effettivamente le cose intorno a noi. Non solo: può diventare un’occasione di dialogo con gli altri. Raccontandosi la giornata trascorsa, suggerisce Saligman, è possibile chiedere: “Quali sono le tre cose migliori che ti sono successe oggi?”. Con la pratica verrà tutto molo naturale, e il fluire della positività nella nostra vita potrebbe davvero sorprenderci.